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Triggiano (Ba). Si assicuravano il voto per 50 euro. Perquisizioni dei Carabinieri [CRONACA DEI CC. ALL'INTERNO]

Perquisizioni dei Carabinieri a Triggiano. (Foto cc.) ndr.

di Redazione

BARI, 9 DIC. (COMUNCATO STAMPA) - Nella mattina, oltre 50 Carabinieri del Comando Provinciale di Bari sono impegnati in decine di perquisizioni domiciliari, su mandato della Procura della Repubblica, all’esito di un’indagine che ha consentito di disvelare lo scellerato accordo posto in essere, in occasione delle consultazioni elettorali recentemente tenutesi nella provincia di Bari, per indirizzare il voto di numerosi elettori, in cambio di denaro. Tra le persone sottoposte a perquisizione domiciliare, il sindaco - neo eletto - di Triggiano, Donatelli Antonio, i consiglieri comunali Napoletano Angela e Fortunato Antonio, nonché Cataldo Alessandro, ritenuto, dagli inquirenti deus ex machina del collaudato sistema per “comprare voti”, realizzato in occasione delle ultime elezioni. Le indagini, condotte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo e della Sezione di P.G. di Bari, coordinati dalla Procura della Repubblica di Bari, sono iniziate allorquando i Pubblici Ministeri sono venuti a conoscenza dell’esistenza di un meccanismo, che sarebbe stato architettato e realizzato nelle ultime campagne elettorali dal “creatore” del movimento politico “Sud al Centro”, in modo da canalizzare il voto, previo pagamento di denaro, di diversi elettori a favore dei candidati sostenuti. Il partito politico era stato già al centro di una precedente indagine, chiusa nel febbraio scorso, che aveva coinvolto 50 persone per corruzione elettorale a seguito dell’elezioni amministrative del 2019, allorquando fu eletto al I Municipio di Bari, candidatosi con la stessa lista, De Giosa Carlo, ritenuto vicino all’assessora regionale ai Trasporti e Mobilità Sostenibile, Anna Maurodinoia (non indagata). L’attività investigativa entrava nel vivo con l’approssimarsi delle elezioni amministrative tenutesi in cinque comuni dell’area metropolitana di Bari, tra il 3 e il 4 ottobre 2021. L’attenzione degli inquirenti si catalizzava su Triggiano, comune di residenza di Cataldo, ritenendo che quest’ultimo, così come aveva manifestato di spendersi alacremente per portare il Sindaco uscente alla rielezione, potesse raggiungere l’obiettivo anche attraverso l’inquinamento del voto, ovvero adottando quel sistema di corruzione elettorale di cui Magistratura e Carabinieri avevano già “sentito parlare”. In effetti, le indagini hanno permesso di documentare come si fosse attivata una rete di “gregari” per individuare e contattare cittadini triggianesi disposti a tributare il loro voto al candidato sostenuto in cambio di € 50,00 pro-voto. Preziosissimo è stato quanto rinvenuto dai Carabinieri la sera del 6 ottobre in un cassone stradale di raccolta indifferenziata, collocato in un piazzale buio ed isolato a San Giorgio, laddove i fidati collaboratori di Cataldo si erano fugacemente e clandestinamente proposti di disfarsi, come puntualmente riscontrato, di materiale ritenuto “scomodo” perché riveniente dalle attività legate all’appena conclusa campagna elettorale, quali frammenti di fotocopie relative a documenti d’identità e codici fiscali di cittadini triggianesi, manoscritti parimenti riportanti il nome di persone e i loro recapiti, documentazione personale di Sandro Cataldo e di Anna Maurodinoia, un consistente numero di cartelloni, fac-simile di schede e volantini di propaganda elettorale inerente alle consultazioni amministrative appena svoltesi nel comune di Triggiano e afferente i candidati della Liste “Triggiano al Centro” e “CON Donatelli Sindaco”. 

La droga sequestrata. (Foto cc.) ndr.

PUTIGNANO (BA): Individuati dai Carabinieri due giovani spacciatori del centro storico, trovati con oltre cinquanta grammi di polvere bianca

Nella tarda serata, i Carabinieri della dipendente Stazione Carabinieri di Putignano hanno tratto in arresto un minore del posto, trovato in possesso di gr.55 di sostanza stupefacente del tipo “cocaina”. Da diversi giorni i militari hanno deciso di controllare i quartieri del centro storico, in particolare i punti di aggregazione dei giovanissimi per contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti. I militari in abiti borghesi hanno subito individuato una coppia di ragazzi, sospetta a causa dei loro continui movimenti. In serata, è stato quindi messo in atto un servizio di osservazione da parte dei Carabinieri che hanno pedinato i due giovanissimi, i quali a bordo delle loro biciclette hanno raggiunto un trullo non abitato, ubicato in una zona periferica. Mentre uno si era fermato a pochi metri con la funzione di “palo”, l’altro è stato fermato mentre raccoglieva dai piedi di un albero di ulivo un grosso involucro, il cui contenuto si è rilevato essere cocaina, un unico pezzo di oltre 55 grammi. Sono quindi state effettuate le perquisizioni personali e domiciliari, nel corso delle quali sono state rinvenute altre poche dosi di hashish. La droga rinvenuta, del valore stimato se immessa nel mercato illecito di oltre 5 mila euro, è stata sottoposta a sequestro. Il minore di nazionalità straniera, sorpreso con l’involucro di cocaina, è stato arrestato e dopo le formalità di rito, è stato associato presso l’Istituto Penitenziario Minorile di Bari, mentre il complice, anche lui minorenne è stato denunciato in stato di libertà e affidato ai genitori. Entrambi dovranno rispondere dell’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. La cocaina rinvenuta nei prossimi giorni verrà analizzata dal laboratorio sostanze stupefacenti del Comando Provinciale Carabinieri di Bari.



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