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Calcio. Il Foggia recrimina ma quanti errori

Vitali protagonista nell'azione del gol (foto web) indr

di Mario Schena

FOGGIA, 12 FEB. – Il Foggia doveva tornare quantomeno imbattuto dal “San Filippo-Scoglio” per non scendere altri gradini della classifica e per non ufficializzare una crisi che dopo tre sconfitte e due pareggi era alla porta. È finita uno a uno, ma il Foggia può recriminare per aver tenuto il pallino del gioco per tutta la gara rimanendo vittima della solita disattenzione difensiva e dei troppi errori in fase di costruzione e di conclusione a rete. Ristabilitosi Sciacca, mandato in campo dal primo minuto sono rimasti a casa Petermann, squalificato e gli infortunati Di Grazia, Tuzzo, Garattoni, Markic e Di Pasquale. Zeman ha schierato con il suo 4-3-3 Alastra tra i pali, Martino e Rizzo sulle fasce, Sciacca e Girasole centrali, Rocca, Garofalo e Di Paolantonio a centrocampo e in attacco Merola, Ferrante e Curcio. Ha diretto Luca Angelucci della sezione di Foligno coadiuvato da Stefano Camilli e da Tiziana Trasciatti entrambi della sezione di Foligno. Quarto assistente sarà Antonio Monesi della sezione di Crotone.

Primo tempo – Il Foggia prende possesso del campo e domina la gara dando l’impressione di una netta superiorità. E la superiorità consente al Foggia di creare subito occasioni da rete. Al quarto decisivo intervento di Lewandowski sul colpo di testa di Curcio sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Al settimo cross dalla destra di Martino e colpo di testa di Rizzo che non inquadra lo specchio della porta. Risponde all’ottavo il Messina con un passaggio filtrante per Russo con Sciacca che perde l’attaccante locale che però, da posizione molto defilata, spara altissimo. Al dodicesimo il Foggia perde Martino per infortunio sostituito da Nicolao. Alla mezzora errore in fase di costruzione del Foggia con il retropassaggio di Sciacca che troppo corto per Alastra favorisce Adorante che si inserisce e serve Fofana che viene però murato dal contrasto di Girasole. Il Foggia attacca, ma si suicida al terzo minuto di recupero consentendo a Fofana di servire sulla destra l’accorrente Russo lasciato libero di controllare la sfera, entrare in area e battere Alastra.

Secondo tempo – Il Foggia come una belva ferita si lancia all’attacco e chiude nella sua metà campo un Messina votato solo alla difesa. All’undicesimo prima grossa occasione della ripresa per i rossoneri che grazie a un cross dalla destra di Nicolao, Rocca fa da torre e serve Curcio il cui tentativo in acrobazia viene respinto di istinto da Lewandowski. Fuori gli evanescenti Curcio e Ferrante e dentro Turchetta e Vitali che rivitalizzeranno l’attacco rossonero creando spazi ed opportunità. Al ventunesimo il cross di Turchetta è troppo forte per Nicolao che manda alto di testa da ottima posizione con la porta vuota. E proprio i due subentrati confezionano il gol del pareggio. Al trentottesimo Vitali opera un cross che Turchetta piazza in porta di testa. Il Foggia cerca il pareggio, ma rischia, ancora una volta nei minuti di recupero di prendere un gol, questa volta su colpo di testa di Carillo che Alastra para in tuffo. Tutti negli spogliatoi, il Foggia recrimina, ma deve innegabilmente smetterla di sbagliare spesso la fase difensiva e migliorare la fase di costruzione e realizzazione.


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