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Bari. Grande successo di pubblico per “Aida” al teatro Petruzzelli

"AIDA" al Teatro Petruzzelli (foto A. Greco) ndr.

di Angelo Cirillo

BARI, 13 MAR. - Tutto esaurito per la nuova produzione della Fondazione Petruzzelli di Aida di Giuseppe Verdi, in programma presso il prestigioso teatro barese dal 5 al 13 marzo 2022 nell’ambito della stagione d’opera e balletto, con la direzione orchestrale del maestro Renato Palumbo, le scene firmate da Pier Paolo Bisleri, i costumi da Marianna Carbone, la coreografia da Matsuse Van Oecke. Maestro del Coro è Fabrizio Cassi. 

Il regista Mariano Bauduin ha elaborato una regia su più piani narrativi, immaginando epoche differenti che si sovrappongono con equilibrio. Un nuovo allestimento e un nuovo spazio scenico, apparentemente di stile napoleonico ma con evidenti richiami egiziani ricavati dalle campagne francesi d’Egitto: l’idea infatti è quella di raccontare una storia egiziana ambientata nella Francia napoleonica, un’epoca non molto distante dal periodo in cui Verdi compose l’opera. 

Innovazione e contaminazione, quindi, a 150 anni dalla prima rappresentazione europea di Aida, l’8 febbraio 1872, al Teatro alla Scala di Milano: una consacrazione che avvenne dopo pochi mesi dalla prima assoluta dell’opera verdiana, presso il Teatro dell’Opera del Cairo, a cui il compositore di Busseto non partecipò né diresse l’orchestra, insoddisfatto per non aver potuto seguire l’allestimento in prima persona e per la presenza nel pubblico di soli critici ed autorità locali. 

Nella trama del capolavoro verdiano in quattro atti, immancabile l’intreccio tra amore e ragion di stato con Aida, figlia del re etiope che, diventata schiava degli egizi sotto mentite spoglie, si innamora, ricambiata, di Radames, guerriero delle truppe nemiche e promesso sposo della figlia del faraone Amneris. 

Quando il padre di Aida, catturato in guerra, convince la figlia ad estorcere all’amante informazioni utili a tendere un agguato alle truppe del faraone, Radames casca nel tranello e, resosi conto di essere diventato un traditore, si consegna alle guardie e ai sacerdoti che ordinano di seppellirlo vivo.

Il cuore di Aida, diviso tra l’amore per il padre e il suo paese e per Radames, sceglie di seguire le sorti dell’amato e trasforma la tragica morte di entrambi in un inno di amore e liberazione.






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