Bari. La Gdf esegue 12 misure Cautelari personali e sequestri di beni a carico di un’associazione finalizzata al traffico illecito di Sostanze stupefacenti
La droga, le banconote e il materiale sequestrato. (foto Gdf) ndr.
di Redazione
BARI, 13 LUG. (COMUNICATO STAMPA) - Dalle prime luci dell’alba, oltre 60 Finanzieri del G.I.C.O. del Nucleo di
Polizia Economico-Finanziaria di Bari stanno dando esecuzione in Puglia,
Basilicata e Sicilia a un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali
- emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale barese, su
richiesta della locale Procura della Repubblica/Direzione Distrettuale
Antimafia - con cui sono stati riconosciuti gravi indizi di colpevolezza
(accertamento compiuto nella fase delle indagini preliminari che
necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la
difesa) a carico di 12 soggetti (di cui 3 in carcere e 9 agli arresti
domiciliari), nonché a un decreto di sequestro preventivo di beni per un
valore di oltre 200 mila euro.
Complessivamente sono 44 le persone indagate, a vario titolo, per le
ipotesi di reato di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze
stupefacenti o psicotrope, associazione finalizzata al traffico illecito di
sostanze stupefacenti o psicotrope, favoreggiamento reale e
trasferimento fraudolento di valori, di cui 12 destinatarie di misura
cautelare secondo l’impostazione accusatoria accolta dal G.I.P. presso il
Tribunale di Bari (allo stato, fatta salva la valutazione nelle fasi
successive con il contributo della difesa).
L’esecuzione dei provvedimenti cautelari costituisce l’epilogo di
un’articolata attività di indagine - svolta attraverso l’incrocio dei dati
risultanti dalle intercettazioni telefoniche e ambientali, dai tabulati
telefonici, dalle registrazioni video, dalle georeferenziazioni satellitari
GPS, nonché dall’attività di osservazione, controllo e pedinamento - che
avrebbe consentito di disvelare l’esistenza di un’associazione criminale
finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti (marijuana, hashish
e cocaina), con sede operativa tra Bari e Turi (BA), e attiva nelle piazze
della provincia barese di Putignano, Conversano, Noicattaro,
Casamassima, Gioia del Colle e Altamura.
Numerosi sono stati i riscontri operativi durante le investigazioni -
eseguiti dalle Fiamme gialle baresi - che hanno permesso di sottoporre a
sequestro, complessivamente, kg 13 di sostanze stupefacenti del tipo
cocaina, marijuana e hashish, oltre a 1 autoveicolo, con la conseguente
denuncia alla competente Autorità Giudiziaria di 8 soggetti, di cui 5 tratti
in arresto in flagranza di reato.
Le investigazioni avrebbero consentito di rilevare come i componenti
dell’ipotizzata associazione criminale prediligessero intrattenere rapporti
con terzi fornitori o clienti delle sostanze stupefacenti, soprattutto
attraverso l’uso di utenze dedicate intestate a prestanome o mezzi di
comunicazione alternativi. In particolare, i presunti trafficanti - temendo
di potere essere intercettati - avrebbero cercato, nel tempo, di ridurre al
minimo tale rischio facendo ricorso alle “App” di messaggistica
istantanea, quali WhatsApp, Messenger di Facebook e Telegram,
spingendosi a utilizzare persino la chat dedicata delle consolle della
Playstation, molto diffusa tra le nuove generazioni alle quali, in gran
parte, appartengono i sodali del presunto sodalizio criminale oggi
disarticolata. Inoltre, dalle attività captative è emerso come gli indagati
impiegassero un linguaggio in codice con termini allusivi facendo spesso
ricorso a termini quali: “dolci” e “caramelle” per lo stupefacente;
“minuti” per indicarne il quantitativo (dove ogni minuto equivaleva a un
grammo); “documenti” e “calcolatrice” per fare riferimento,
rispettivamente, al denaro e al bilancino di precisione.
I luoghi dove veniva nascosto lo stupefacente erano diversi: abitazioni di
soggetti incensurati e pertinenze delle stesse, vani ascensore o muretti a
secco delle campagne.
In tale contesto è stata rilevata la facilità con cui la presunta compagine
delinquenziale reclutava soggetti di giovane età, “abbagliati” dalla
promessa di guadagni facili e di fringe benefits come l’uso illimitato di
internet, Sky o l’accesso alle sostanze stupefacenti. Sulla base di tali
“vantaggi” facili, insospettabili bariste sarebbero diventate esperte nel
taglio e nell’occultamento delle dosi; oppure studentesse universitarie
avrebbero scalato le posizioni del sodalizio, partendo dal semplice ruolo
di corriere, fino a divenire punto di riferimento per gli altri spacciatori; o
ancora, uno studente delle scuole superiori sarebbe diventato custode
dello stupefacente, mentre un altro giovane, da semplice acquirente,
sarebbe arrivato rapidamente a gestire una piazza di spaccio.
Oltre alle misure cautelari personali è in corso a carico dei componenti
dell’organizzazione criminale anche il sequestro preventivo, finalizzato
alla confisca “per sproporzione” e “per equivalente”, di beni immobili,
mobili registrati e rapporti finanziari per un valore complessivo di oltre
200 mila euro.
La presente attività costituisce una chiara testimonianza del costante
impegno profuso dal Nucleo PEF della Guardia di Finanza di Bari - in
sinergia con la locale Procura della Repubblica - anche nel contrasto al
traffico illecito di sostanze stupefacenti, a tutela della sicurezza pubblica
e della salute soprattutto delle nuove generazioni, nonché
nell’aggressione ai patrimoni illecitamente accumulati dalle
organizzazioni criminali.
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