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Bari. Nuova area mercatale di Molfetta, sequestrato cantiere dalla Gdf. 11 indagati

Sequestro area mercatale a Molfetta (Ba). (foto Gdf) ndr.

di Redazione

BARI, 22 LUG. (COMUNICATO STAMPA) - La Tenenza della Guardia di Finanza di Molfetta, in esecuzione del decreto di sequestro probatorio emesso dalla Procura della Repubblica di Trani, ha proceduto alla apposizione dei sigilli sull’area sita in Molfetta tra Via dei Salesiani e Via Mons. A. Bello, oggetto di riqualificazione. Si tratta di un’area all’interno della quale avrebbe dovuto essere allocato il mercato cittadino. Le attività di indagine traggono origine da una delibera della Giunta Comunale di Molfetta di approvazione del progetto esecutivo dei lavori di riqualificazione dell’area. Dopo la procedura di pubblica evidenza e l’affidamento dei lavori, la P.G. ha scoperto che all’interno dell’area, in particolare nel sottosuolo, giaceva una discarica incontrollata di rifiuti che la ditta vincitrice della gara di appalto ha smaltito, sopportando enormi costi. Apertosi un contenzioso tra la ditta ed il Comune di Molfetta, la stazione appaltante decideva di stipulare un contratto di transazione concluso, sulla base dell’ipotesi investigativa, senza rispettare le norme sostanziali e procedurali del codice dei contratti pubblici, così versando all’appaltatrice l’intero corrispettivo per l’opera inizialmente appaltata, nonostante i lavori non siano mai terminati. Contestualmente, i pubblici amministratori locali hanno affidato i lavori di realizzazione dell’opera originaria ad un’altra ditta – aggiudicataria di una gara d’appalto per il rifacimento delle strade cittadine – senza una autonoma gara di appalto. La giunta comunale ha, da ultimo, approvato un ulteriore progetto “di completamento” dei lavori dell’area mercatale; stando all’importo economico stanziato in delibera (ulteriori 700 mila euro circa) il costo dei lavori è aumentato notevolmente rispetto alla originaria progettazione. 

La Procura ha ipotizzato i reati di frode nelle pubbliche forniture, turbata libertà di scelta del contraente e truffa aggravata in danno dello stato. Vi sono 11 indagati, tra i quali tre amministratori locali, i legali rappresentanti delle ditte appaltatrici e alcuni funzionari comunali. Gli esiti dell’attività d’indagine costituiscono un’ulteriore testimonianza del costante presidio della legalità economico-finanziaria esercitato dalla Procura della Repubblica di Trani, in stretta sinergia con la Guardia di Finanza, al fine di salvaguardare, ancor più incisivamente nell’attuale momento, l’integrità dei bilanci pubblici e il corretto impiego delle risorse destinate al sostegno delle fasce più deboli della collettività, intervenendo incisivamente nei contesti caratterizzati da particolare complessità. 

Il presente comunicato stampa è stato diramato al fine di garantire il diritto di cronaca e, tenuto conto della rilevanza delle condotte ipotizzate e del contesto nel quale le stesse sarebbero maturate, appare opportuna la conoscenza di esse da parte del pubblico. 

E’ doveroso altresì rappresentare che: il procedimento penale è nella fase delle indagini preliminari e dunque si tratta di ipotesi ancora tutte da dimostrare nell’eventuale sede dibattimentale; i fatti accertati dalla Procura della Repubblica rappresentano solo il primo passo dell’inchiesta a carico degli indagati e che, pertanto, non esiste alcuna pronuncia di colpevolezza e le persone risultate indagate devono essere considerate innocenti fino al definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile di condanna, in quanto potrebbero dimostrare, nelle successive fasi, anche processuali, la loro eventuale estraneità alle ipotesi contestate. Pertanto, le ipotesi investigative delineate in precedenza, sono state formulate nel rispetto del principio della presunzione d’innocenza delle persone sottoposte ad indagini. 


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