Bari- Il lavoro sommerso emerge dai controlli della Gdf a mare
Controlli della Gdf a Bari. (foto Gdf) ndr
di Redazione
BARI, 27 OTT. (COMUNICATO STAMPA) - Militari della Stazione Navale di Bari e delle Sezioni Operative Navali della Guardia di Finanza pugliesi, sotto il
coordinamento del Reparto Operativo Aeronavale di Bari, nell’ambito di specifici servizi di Polizia Economico-
Finanziaria, hanno svolto mirati controlli ispettivi nei confronti delle attività esercitate sia in mare che lungo la
costa pugliese.
In particolare, nell’ambito del lavoro sommerso e del connesso fenomeno di indebita percezione del reddito di
cittadinanza sono stati verbalizzati 40 soggetti, tra lavoratori e datori di lavoro, di cui 35 che svolgevano lavoro
in nero o irregolare. Inoltre 4 di questi lavoratori sono poi risultati essere percettori indebiti del cosiddetto
“reddito di cittadinanza”.
Le aree maggiormente interessate ai controlli sono quelle che ricadono nelle circoscrizioni di servizio delle
Sezioni Operative Navali di Otranto e Gallipoli, in quanto oltre la metà dei lavoratori irregolari ed in nero è stata
individuata nel Salento.
Le attività ispettive hanno interessato sia il settore ittico, per circa un quarto dei controlli di polizia economicofinanziaria
svolti su motopescherecci, pescherie e ambulanti abusivi, sia le altre attività economiche, quali servizi
di alloggio e ristorazione, noleggio nautico e cantieristica navale.
I 21 datori di lavoro che non si sono attenuti alle norme, anche per l’ipotesi aggravata di impiego di lavoratori “in
nero” percettori di Reddito di Cittadinanza, sono stati deferiti alle Autorità competenti e segnalati all’I.N.P.S. per
la revoca del beneficio e la restituzione delle somme indebitamente percepite.
Il “sommerso da lavoro” costituisce un grave danno per l’intero sistema economico in quanto sottrae risorse
all’Erario, lede gli interessi dei lavoratori, spesso sfruttati, e favorisce una competizione sleale con le imprese
oneste, mentre l’indebita percezione del reddito di cittadinanza genera iniquità e mina la coesione sociale.
In particolare, l’attività della Guardia di Finanza nel mare e lungo il litorale pugliese persegue l’intento di
arginare la diffusione dell’illegalità e dell’abusivismo nel sistema economico, in modo da garantire la piena
osservanza della legge e di tutelare i lavoratori che potrebbero non vedersi riconosciuta alcuna copertura
previdenziale e assicurativa.
La costante azione di sorveglianza della flotta aeronavale della Guardia di Finanza risulta indispensabile per
Referente: Col. t.ISSIMI pil. Armando Franza; Contatti: 3346015430
presidiare il mare, lo spazio aereo sovrastante e i circa 800 km di costa pugliese, in stretto e continuo
coordinamento con i Reparti territoriali, investigativi e speciali presenti sul territorio.
I nuovi e moderni mezzi aeronavali del Corpo, caratterizzati da spiccate performance operative, fanno parte
dell’avviato strategico piano di ammodernamento e potenziamento della Guardia di Finanza in mare e
contribuiscono a consolidare il posizionamento istituzionale del Corpo quale “unica polizia del mare”.
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