Bari. Evasione fiscale - sequestro di beni per un valore di circa 1 Milione di euro nei confronti di un odontoiatra e di un ingegnere Informatico baresi [CRONACA DELLA GDF ALL'INTERNO]
Sequestro di beni a Bari per evasione fiscale. (foto Gdf) ndr.
di Redazione
BARI, 16 NOV. (COMUNICATO STAMPA) - I Finanzieri del Comando Provinciale di Bari stanno dando esecuzione a un decreto di sequestro preventivo di
beni per un valore complessivo di circa 1 milione di euro, nei confronti di un professionista esercente l’attivitÃ
degli studi odontoiatrici a Casamassima (BA) nonché di un imprenditore del settore informatico di Palo del Colle
(BA), quale presunto profitto del reato di dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici per gli anni d’imposta
dal 2015 al 2019.
Il decreto di sequestro preventivo - emesso dal G.I.P. del Tribunale di Bari, su richiesta della locale Procura della
Repubblica (accertamento compiuto nella fase delle indagini preliminari che necessita della successiva verifica
processuale nel contraddittorio con la difesa) - costituisce l’epilogo di una verifica fiscale e delle correlate
indagini di polizia giudiziaria delegate al I Gruppo Tutela Entrate del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria
della Guardia di Finanza di Bari, articolazione specializzata nel contrasto agli illeciti in materia di evasione
fiscale. Secondo l’impostazione accusatoria accolta dal G.I.P. (allo stato, fatta salva la valutazione nelle fasi
successive con il contributo della difesa), l’odontoiatra avrebbe omesso di indicare nelle dichiarazioni fiscali
parte dei compensi percepiti utilizzando un programma gestionale, ideato dal predetto ingegnere informatico, per
la tenuta di un sistema di contabilità parallelo e occulto affiancato a quello ufficiale.
In particolare, dalle indagini esperite è emerso che il citato software sarebbe stato creato e progettato per il
mantenimento di due distinti archivi informatici: uno “interno”, definito “gestionale”, contenente i “dati in
chiaro”, per tali intendendo quelli cui seguiva l’emissione della relativa fattura fiscale; uno “esterno”, chiamato
“storico”, memorizzato su supporti esterni facilmente rimovibili (pendrive, hard disk, ecc.), idoneo a raccogliere
“i dati nella loro totalità ” e, dunque, anche quelli relativi alle operazioni non annotate nella contabilità ufficiale
del professionista. A tali informazioni l’odontoiatra avrebbe avuto accesso dalla maschera della scheda
anagrafica dei pazienti con la semplice pressione del tasto F12 della tastiera previa digitazione di una password,
nella disponibilità del titolare dello studio medico, che fornisce i privilegi di amministratore; sintomatici, in
proposito, sarebbero taluni espliciti riferimenti, nelle conversazioni estrapolate dalle chat acquisite nel corso
delle indagini, alla contabilità “in nero” e ai casi in cui non utilizzare il predetto pulsante. Significativi elementi
di riscontro sono stati acquisiti, inoltre, dalle informazioni rese dai pazienti escussi in atti i quali hanno dichiarato
di aver versato, sistematicamente e nel tempo, cospicui importi in contanti per le prestazioni sanitarie ricevute,
senza il rilascio della prescritta documentazione fiscale.
Considerato l’elevato valore indiziario degli elementi acquisiti dal Nucleo PEF Bari, la locale Procura della
Repubblica - in virtù della normativa che prevede la possibilità di applicazione anche della “confisca per
equivalente” - ha avanzato una richiesta di sequestro di beni ed utilità , al fine di inibire il consolidamento del vantaggio economico derivante dalla presunta evasione. Il G.I.P., aderendo alla predetta richiesta, ha quindi
emesso il decreto di sequestro preventivo dei beni nella disponibilità del professionista e dell’ingegnere
informatico, nonché - in forza della normativa in materia di responsabilità amministrativa degli enti
(limitatamente all’anno d’imposta 2019) - della società del medesimo ingegnere.
Gli esiti dell’attività d’indagine costituiscono un’ulteriore testimonianza del costante presidio economico-
finanziario esercitato dal Nucleo PEF della Guardia di Finanza di Bari - in stretta sinergia con la locale Procura
della Repubblica - per la repressione del grave fenomeno dell’evasione fiscale, a tutela dei cittadini e dei
contribuenti rispettosi delle regole, al fine di assicurare l’equità sociale quale condizione fondamentale del
benessere della collettività .
GUARDIA DI FINANZA: SIGLATO IL PROTOCOLLO D’INTESA TRA LA GUARDIA DI
FINANZA E L’AGENZIA NAZIONALE PER LA SICUREZZA DELLE FERROVIE E DELLE
INFRASTRUTTURE STRADALI E AUTOSTRADALI
Il Capo di Stato Maggiore del Comando Generale della Guardia di Finanza, Gen. D. Francesco Greco, e il
Direttore dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali e Autostradali,
Ing. Domenico De Bartolomeo, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa con il quale sono stati delineati i
rapporti di collaborazione tra le due amministrazioni.
L’accordo annovera, tra le aree della cooperazione, la tutela degli interessi economico-finanziari correlati alla
sicurezza delle reti infrastrutturali ferroviarie, stradali e autostradali e dei trasporti a impianti fissi.
In tale contesto, è prevista la condivisione di dati e informazioni, con la possibilità , per il corpo, di utilizzare i
dati rilevati dall’Agenzia nell’ambito delle proprie attività d’istituto.
Nell’ottica di potenziare l’efficienza del sistema dei controlli sulle risorse pubbliche, è altresì definito il supporto
di ANSFISA ai reparti della Guardia di Finanza nelle attività che riguardano le infrastrutture di trasporto
pubblico.
La collaborazione sancita dal memorandum riserva attenzione anche alla formazione e all’aggiornamento
tecnico-professionale del personale, prevendendo la possibilità di organizzare incontri, seminari e corsi
avvalendosi, reciprocamente, della docenza di qualificati rappresentanti delle due amministrazioni.
L’intesa - che si affianca a quella già in essere con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - testimonia il
comune impegno volto a potenziare le linee di presidio della legalità confermando il ruolo della Guardia di
Finanza quale forza di polizia economico-finanziaria a competenza generale e dell’Agenzia quale istituzione
dello Stato ad elevata specializzazione tecnico-scientifica.
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