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Bari. Carcere duro per i vertici del clan “Strisciuglio” operante nel capoluogo Pugliese [CRONACA DELLA P.S. ALL'INTERNO]

Operazione di Polizia contro il clan Strisciuglio. (foto P.S.) ndr.

di Redazione

BARI, 2 DIC. - (COMUNICATO STAMPA) Con tre decreti, tutti del 23 novembre, il Ministero della Giustizia, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Baciugri, ha disposto l’applicazione del regime di detenzione previsto dall’art. 41 bis dell’Ordinamento Penitenziario a carico di CALDAROLA Lorenzo, VALENTINO Vito e RUTA Alessandro. Trattasi dei referenti del clan Strisciuglio operanti rispettivamente nei quartieri Libertà e San Paolo della città di Bari, recentemente colpiti dall’operazione “Vortice-Maestrale” eseguita dalla Squadra Mobile di Bari e dal Comando Provinciale Carabinieri di Bari. Caldarola Lorenzo, già destinatario di numerose ordinanze di custodia cautelare in carcere (operazioni Sant’Anna, Black & White, Lithos, Eclissi, Break Down2 e Coraggio), è stato più volte condannato, in via definitiva, per il reato di cui all’art. 416 bis c.p. e, per questo, in passato già sottoposto al regime detentivo speciale. 

Questi, così come sancito in diversi procedimenti penali, anche con sentenze passate in giudicato, è ritenuto il leader incontrastato del clan Strisciuglio nei quartieri Libertà e San Pio. Le attività eseguite, corroborate da numerose dichiarazioni di collaboratori di giustizia, hanno ampiamente dimostrato come Caldarola abbia promosso attivamente ed organizzato una ramificata attività di spaccio, dirigendola anche durante il periodo di detenzione in carcere, riuscendo a comunicare con l’esterno tramite i propri familiari oppure direttamente, utilizzando telefoni cellulari clandestinamente introdotti in carcere, a spregio delle norme comportamentali detentive. Valentino Vito ha da sempre dimostrato una chiara inclinazione alla commissione di gravi delitti, schierandosi da subito in seno all’organizzazione mafiosa denominata clan Strisciuglio; d’altro canto, lo stesso è cresciuto in un contesto familiare già arruolato tra le fila del predetto clan. In capo al predetto gravano, tra le altre, condanne definitive per l’omicidio di D’Ambrosio Domenico (avvenuto nel 2003), commesso quando il Valentino era minorenne e per associazione mafiosa (operazioni Eclissi e Coraggio). 

Peraltro pende anche una condanna non definitiva a 20 anni di reclusione per l’omicidio di Luisi Antonio ed il ferimento di suo padre Luigi (30.4.2015); nel suo curriculum criminale emergono numerose misure cautelari per reati associativi che hanno segnato la sua ascesa nel panorama mafioso di appartenenza. Il suo inserimento nell’associazione per delinquere è stato delineato da convergenti dichiarazioni di nuovi collaboratori di giustizia che si sono saldate con altre fonti di prova ed attività di riscontro, in particolare con numerose intercettazioni ambientali, effettuate in seguito a gravi fatti di sangue (omicidi dei congiunti Luisi) avvenuti nel quartiere Libertà, che ha visto quale mandante proprio Valentino Vito. Un ruolo strategico lo ha ricoperto anche da detenuto: tramite “ambasciate” con i parenti o altri canali di comunicazione, ha posto le condizioni per le nuove strategie da intraprendere per il riassetto tra le varie articolazioni del citato clan. Il percorso criminale di RUTA Alessandro lo ha portato ad assumere il ruolo di capo dell’articolazione del clan Strisciuglio nel territorio del quartiere San Paolo di Bari. Lo stesso è stato, tra l’altro, condannato, in via definitiva, per associazione mafiosa (operazione Coraggio), nonché, in via non definitiva, per l’omicidio di Luisi Antonio, commesso, peraltro, con il sodale Valentino Vito. Anche in questa occasione, il suo inserimento nell’associazione per delinquere è stato ampiamente descritto da numerose e collimanti dichiarazioni di collaboratori di Giustizia, che si sono saldate con altre fonti di prova ed attività di riscontro. E’ emerso anche il perdurante ruolo svolto dal Ruta durante il periodo di detenzione. 

SERVIZIO COORDINATO DI CONTROLLI STRAORDINARI, ARRESTATO UN 18ENNE PER DETENZIONE AI FINI DELLA COMMERCIALIZZAZIONE DI POCO MENO DI 1 KG DI SOSTANZA STUPEFACENTE 

Nella mattinata del 30 novembre, la Polizia di Stato ha arrestato un 18enne ritenuto, presumibilmente responsabile, (accertamenti ancora nella fase delle indagini preliminari e che deve essere confermato dal giudice nel contraddittorio con la difesa) del reato di detenzione di sostanze stupefacente ai fini della commercializzazione. Nell’ambito di un servizio coordinato di controlli straordinari e grazie ad una attività info investigativa, i poliziotti del Commissariato di P.S. Bari-Nuova Carrassi hanno eseguito una perquisizione d’iniziativa in un appartamento del quartiere Carrassi. In particolare dopo aver circondato la zona, mentre i poliziotti bussavano alla porta dell’appartamento attenzionato, un ragazzo si affacciava al balcone e lanciava delle buste nel cortile che i poliziotti, appostati, recuperavano prontamente, contenenti sostanza stupefacente di tipo hashish del peso di 827 gr. Dopo qualche minuto il ragazzo apriva la porta e consentiva ai poliziotti di entrare e perquisire l’appartamento, con l’ausilio di un cane antidroga della Questura di Bari, rinvenendo numerosi strumenti utilizzati per il confezionamento della sostanza stupefacente (coltelli intrisi della sostanza, bilancini di precisione ed innumerevoli bustine monodose da riempire e smerciare), che unitamente alla sostanza venivano debitamente sottoposto a sequestro penale. Il 18enne, quindi, tratto in arresto, su disposizione dell’A.G. veniva accompagnato nel carcere di Bari, in attesa della convalida del provvedimento pre-cautelare da parte del giudice nel contraddittorio con la difesa. 

BARI, CARRASSI: CONTROLLI INTENSIFICATI DELLA POLIZIA DI STATO

Nella giornata di mercoledì 30 novembre, nell’ambito di un servizio di controllo straordinario del territorio, i poliziotti del Commissariato ‘Bari Nuova-Carrassi’ hanno passato al setaccio la propria zona di competenza territoriale. L’attività, che ha visto cooperare gli agenti della Sezione Controllo del Territorio, della Sezione Amministrativa e della Sezione Anticrimine del Commissariato, ha consentito di arrestare 1 persona per detenzione di sostanze stupefacenti finalizzata allo spaccio, deferire 1 persona all’Autorità Giudiziaria, sequestrare 827,63 grammi di Hashish, ritirare cautelarmente 4 fucili e 4 pistole con relative 275 munizioni; 25 le persone identificate, sono stati controllate 6 persone sottoposte alla misura degli arresti domiciliari e 4 sorvegliati speciali, sono state effettuati 2 controlli in materia di armi, 2 perquisizioni, e 3 ad esercizi pubblici, 3 i veicoli controllati e 5 le violazioni amministrative al Codice della Strada contestate. Durante la mattinata, l’attività degli operatori del settore Controllo del Territorio, si è concentrata, sul flusso di autovetture nei quartieri di Japigia, Carbonara, Ceglie e Loseto. 

Durante il servizio, alla guida di un veicolo è stato fermato ed identificato un cittadino ghanese 39enne sfornito di regolare patente di guida, senza revisione del veicolo, e senza copertura assicurativa, al quale sono state contestate le relative violazioni amministrative, anche con riferimento alla titolare dell’auto per incauto affidamento, con il conseguente sequestro amministrativo della vettura. Nella mattinata la Squadra amministrativa con l’ausilio pattuglia della Polizia Metropolitana ha esperito un controllo presso una ditta di smaltimento rifiuti, in merito alla gestione del materiale ferroso. Dall’ispezione dei luoghi e dall’analisi della documentazione, sono state riscontrate varie incongruenze ed elevate le relative sanzioni, mentre il controllo di una sala scommesse e di un esercizio di videolottery, non hanno palesato irregolarità. Nel pomeriggio, accertamenti in materia di armi della stessa Squadra amministrativa hanno consentito di ritirare cautelarmente 4 fucili, 4 pistole e 275 munizioni. L’attività degli uomini dell’Anticrimine si è concentrata sull’esecuzione di una perquisizione in materia di stupefacenti all’interno di un appartamento; gli investigatori del Commissariato con l’ausilio di un team dell’unità cinofila della Questura, anche grazie al prezioso fiuto del cane antidroga, hanno rinvenuto e sequestrato 827,63 grammi di hashish e materiale utilizzato per il porzionamento, calcolo ed imbustamento della sostanza stupefacente; il possessore della sostanza, un giovane barese di origini magrebine, è stato pertanto arrestato per il reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. I servizi di controllo straordinario del territorio saranno intensificati per tutto il periodo natalizio.



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