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Gdf Bari. Sequestrati a Savona oltre 1,3 tonnellate di cocaina nei confronti di un’organizzazione criminale italo albanese [CRONACA DELLA GDF ALL'INTERNO]

Gdf Bari. Sequestrati a Savona oltre 1,3 tonnellate di cocaina (foto Gdf) ndr.

di Redazione

BARI, 19 GEN. (COMUNICATO STAMPA) - Nella tarda serata di ieri il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Bari ha sottoposto a sequestro circa 1 tonnellata di cocaina trasportata da una nave mercantile approdata nel porto di Savona. Le investigazioni sinora svolte dalle Fiamme Gialle baresi - con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari - sono finalizzate a ricostruire l’operatività di un’associazione per delinquere dedita al traffico transnazionale di cocaina, che opererebbe nel centro-sud Italia in collaborazione con soggetti della criminalità albanese. Nel corso delle indagini, a riscontro di specifiche evidenze investigative, lo scorso 2 gennaio, i finanzieri del capoluogo pugliese - a seguito di una perquisizione di iniziativa in un appartamento adibito a B&B nel comune di Celle Ligure (SV), dove i trafficanti avevano, medio tempore, stoccato lo stupefacente giunto al porto di Savona - avevano proceduto al sequestro di oltre 3,5 quintali di cocaina, con il conseguente arresto in flagranza di 4 soggetti di nazionalità albanese responsabili del traffico illecito. 

L’esito di tale attività è stata comunicata alla Procura della Repubblica di Savona che ha avviato i conseguenti approfondimenti investigativi. Le successive investigazioni hanno consentito di acquisire elementi informativi concernenti l’arrivo al porto di Savona di un’ulteriore nave mercantile, battente bandiera di Hong Kong partita dal porto di Santos in Brasile il 30 dicembre u.s., che avrebbe trasportato un altro ingente carico di cocaina, destinato all’organizzazione criminale italo/albanese oggetto di investigazioni. Pertanto, le fiamme gialle baresi del Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata hanno predisposto un idoneo dispositivo di contrasto con l’ausilio - in relazione alle operazioni da compiere anche in mare - di unità aeree e navali della Guardia di Finanza del Comando Operativo Aeronavale e il supporto di personale del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata, nonché del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria e del Reparto Operativo Aeronavale di Genova. Nella mattinata del 17 gennaio, a seguito dell’arrivo al porto di Savona della predetta nave mercantile, monitorata dai mezzi aerei del Corpo sin dall’entrata nello stretto di Gibilterra, i militari operanti hanno proceduto all’ispezione della parte sommersa della carena della nave.  

L’attività, svolta dai sommozzatori della Sezione Operativa Navale di Savona, ha consentito di rinvenire e sottoporre a sequestro, a carico di ignoti, 741 panetti di cocaina, imballati in 26 involucri di cellophane, abilmente occultati nelle “prese a mare” dei motori dell’imbarcazione, per un peso complessivo di circa 1 tonnellata. 

GUARDIA DI FINANZA: LA RELIQUIA DEL GIUDICE ROSARIO LIVATINO IN PELLEGRINAGGIO PRESSO IL COMANDO GENERALE 

Dal 13 al 21 gennaio 2023 avrà luogo a Roma la solenne “Peregrinatio Beati Rosarii Livatino - Fidei et Justitiae Martyris”, il pellegrinaggio dedicato alla memoria del Beato giudice Rosario Livatino, martire della lotta alla mafia, organizzato dall’Arciconfraternita di Santa Maria Odigitria dei Siciliani in Roma e dal Comitato Peregrinatio Beati Rosarii Livatino. L’iniziativa prevede l’esposizione di una teca d’argento contenente la camicia impregnata di sangue, che il giudice indossava la mattina del 21 settembre 1990, giorno in cui venne ucciso dai sicari della Stidda agrigentina, mentre si recava al lavoro a bordo della propria auto, privo di scorta così da salvaguardare l'incolumità di altri innocenti. La reliquia del “giudice ragazzino” originario di Canicattì verrà accolta dalle sedi delle massime istituzioni italiane, dalla Camera dei Deputati alla Corte di Cassazione, dal Ministero della Giustizia al Comando Generale della Guardia di Finanza, oltre che in università, scuole superiori e parrocchie romane: un’opportunità per la cittadinanza di onorare un modello di rettitudine, una persona che in vita seppe unire fede e legalità, facendo del “Codice penale” e del “Vangelo” gli strumenti del proprio lavoro, divenendo fonte di ispirazione per le giovani generazioni. Secondo il fitto programma del pellegrinaggio, la reliquia, che lascerà la cattedrale di Agrigento la mattina del 13 gennaio, verrà presa in custodia dalla Guardia di Finanza nelle ore serali del 18 gennaio ed esposta all’interno della Chiesa “San Matteo, Apostolo ed Evangelista” della Caserma “Gen. B. Sante Laria”, sede del Comando Generale del Corpo, dove, il giorno successivo, alle ore 7.50 verrà celebrata una Messa. Alle ore 10:00, la sacra camicia riportante l’incisione cara al giudice “S.T.D.”, Sub tutela Dei, verrà trasferita presso il Salone d’Onore dove, alla presenza del Comandante Generale, Gen. C.A. Giuseppe Zafarana., delle Superiori Gerarchie e dell’Arcivescovo Ordinario Militare per l'Italia S.E. Mons. Santo Marcianò, si terrà il Convegno “Livatino pellegrino di giustizia e di fede”. Durante l’incontro sarà proiettato un video sul Beato, realizzato dal “Centro Studi Livatino”. Al termine, la Teca verrà condotta presso la Chiesa di “San Matteo Apostolo ed Evangelista” per l’ostensione, prima di lasciare definitivamente la Caserma “Sante Laria”.



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