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Lavoro “nero” in attività commerciali del barese. Controlli fiume della Guardia di Finanza

 
Comando Bari Guardia di Finanza (foto GdF) ndr.

di Redazione

BARI, 10 MAR. (Com. St.) - Le Fiamme Gialle del capoluogo pugliese, coordinate dal I Gruppo Bari, hanno intensificato nei primi mesi del corrente anno l’azione ispettiva nei confronti degli operatori economici operanti nella Città Metropolitana di Bari, al fine di individuare e reprimere i fenomeni illeciti connessi all’impiego di manodopera irregolare e/o in nero.

In particolare, il Nucleo Operativo Metropolitano Bari, le Compagnie di Altamura, Molfetta, Monopoli e le Tenenze di Bitonto, Gioia del Colle, Mola di Bari e Putignano, hanno orientato i propri sforzi operativi in tutti i settori economici, dalle attività commerciali (gestite da soggetti italiani e stranieri), ai liberi professionisti e, nel fine settimana e nelle fasce orarie serali e/o notturne, ai locali della “movida”.

I Finanzieri hanno effettuato i controlli all’esito di specifici approfondimenti, eseguiti sulla base delle risultanze emerse nel corso del quotidiano controllo economico del territorio e da specifiche analisi di rischio.

I controlli hanno interessato complessivamente n. 85 operatori economici, con la contestazione di violazioni per 48 lavoratori “in nero” e 10 lavoratori irregolari nei confronti di 22 datori di lavoro.

Nel corso delle operazioni di servizio, 295 sono stati i dipendenti complessivamente identificati, la cui posizione, per la maggior parte dei casi, è ancora in corso di approfondimento.

I 22 imprenditori verbalizzati dovranno provvedere alla liquidazione delle contribuzioni previdenziali ed assicurative evase e alla regolarizzazione dei rapporti di lavoro irregolari.

Le attività di servizio sopra segnalate costituiscono un’ulteriore testimonianza della costante azione di vigilanza posta in essere dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bari a tutela dei lavoratori, volta al contrasto del “lavoro nero” che risulta essere una piaga per l’intero sistema economico perché sottrae risorse all’erario, mina gli interessi dei lavoratori, spesso sfruttati, e consente una competizione sleale con le imprese oneste.




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