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Spazio. La Luna si veste di verde: i semi cinesi sono germogliati sul suo lato oscuro

Germoglia seme sulla Luna. ( foto com.) ndr.

di Alessandro Di Modugno

BARI, 3 NOV. - Per la prima volta nella storia, una materia biologica vivente è nata e cresciuta sul nostro satellite naturale. Si tratta di semi di cotone portati dalla sonda cinese Chang’e-4, che il 3 gennaio scorso è atterrata sul lato oscuro della Luna, quello meno osservabile dalla Terra. L’esperimento, frutto di una collaborazione tra 28 istituti di ricerca ed università cinesi annunciato dalla China National Space Administration e dall’Advanced Technology Research Institute dell’Università di Chongqing, ha lo scopo di testare la possibilità di coltivare piante in un ambiente estremo e a bassa gravità, in vista di future missioni spaziali di lunga durata. 

I semi di cotone si trovano in un contenitore cilindrico di lega di alluminio sigillato alto 18 cm e del peso di 3 kg a bordo del lander Chang’e-4, insieme a semi di colza, patata e arabetta comune, una pianta modello nelle scienze vegetali, costantemente controllati da telecamere. In questa mini biosfera lunare, sono stati inseriti anche alcuni lieviti e uova di moscerini della frutta, per creare un ecosistema autonomo. All’interno della scatola metallica ci sono riserve di ossigeno (rinnovato dalle piante), acqua e nutrienti. Un piccolo tubo all’interno del contenitore permette alle piante di godere della luce naturale sulla Luna. I semi sono stati tenuti “in letargo” con una tecnologia biologica durante il viaggio di 20 giorni dalla Terra alla Luna, e hanno cominciato a germogliare soltanto quando da Terra è arrivato il comando di innaffiarli. Questo È il primo esperimento di tipo biologico effettuato sulla Luna. Solo il cotone è germogliato; tuttavia le piantine sono morte quasi subito a causa della bassa temperatura esterna (−52 °C) durante la notte lunare. 

L’esperimento è stato definito una “buona notizia” da Fred Watson, astronomo dell’Australian Astronomical Observatory, che ha sottolineato l’importanza dell’uso della Luna come avamposto spaziale, in particolare per i voli su Marte. Xie Gengxin, il capo-progettista dell’esperimento, ha dichiarato che “abbiamo preso in considerazione la futura sopravvivenza nello spazio” e che "l’apprendimento della crescita di queste piante ci permetterebbe di gettare le basi per il nostro futuro insediamento al di fuori della Terra". La missione cinese Chang’e-4 ha anche altri obiettivi scientifici, tra cui lo studio della geologia e della radioastronomia del lato oscuro della Luna, che non è mai stato esplorato prima. La sonda è dotata di diversi strumenti, tra cui una camera panoramica, un radar, uno spettrometro e un rilevatore di neutroni. La missione prende il nome da Chang’e, la dea della Luna nella mitologia cinese.



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