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Arte. “Mostra bagnata, mostra fortunata”. Michele Affatato conquista l’Urbe

 
[Michele Affatato e Gabriele Giuliani foto a cura della Galleria "Il Collezionista"]

di Redazione

FOGGIA, 15 MAR. E mentre fuori diluviava, nella Galleria "Il Collezionista", in via Rasella, 132, nel centro storico di Roma, le eccentriche opere dell’artista foggiano Michele Affatato venivano ammirate da appassionati e critici d’arte.

Si, proprio così, nella Caput Mundi aveva luogo una mostra del tutto innovativa. C’erano quadri, ma dipinti con una tecnica particolare come lo era la base. Floppy disk, tavole e tele colorate, rappresentando l’immaginifico irriverente concetto estroso di un artista tanto estroverso nelle rappresentazioni quanto immaginario e eccentrico nell’utilizzo dei materiali.

Il 10 marzo 2024, alle ore 17, l’Urbe era un fiume in piena, come lo è stato il profluvio di persone che hanno potuto conoscere di persona Michele e soprattutto le sue opere.

Al vernissage della personale “Irriverente – 100%100 applicazione di floppy disk tinti con acrilico fosforescente”, obbligatoriamente bagnato da drink, c’erano loro, la dott.ssa Elena Gradini, critico e storico dell’arte, e il dott. Gabriele Giuliani, direttore artistico/creativo, che hanno presentato opere e artista. 
 
[foto a cura della Galleria "Il Collezionista"]

Un successo!

Buona la prima, e parafrasando un noto detto, è proprio il caso di dire “mostra bagnata, mostra fortunata”.

Quadri con materiali fuori dal consueto? Ma no. Perché l’arte è espressione, creatività, comunicazione dell’artista. Opere “to be different”, differenziarsi da quel mondo consueto dove solitamente i pennelli scivolano su tele, spesso riutilizzate, invece di solidificare colori su materiali plastici, tra astrattismo e figurativo. E qui Michele Affatato ci sa fare, lo fa meglio di tanti altri. Del resto è un italiano, dove arte e creatività è nel DNA, sangue pigmentato e caleidoscopico che gli scorre nelle vene. Nel 1987 la mitica Madonna disse «Italians Do It Better», quale miglior affermazione per Michele, perché il quadro lo fa meglio di molti altri e, credetemi, la storia sta avendo inizio. 
 
[foto a cura della Galleria "Il Collezionista"]

La mostra resterà aperta fino al 21 marzo 2024. A voi la scelta.

Nico Baratta

Ad Maiora!




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