Contrabbando di veicoli immatricolati Extra UE. Due denunce e sequestro di Ferrari e Audi
Porto Cesareo (LE), 20 APR. (Com. St.) - I finanzieri della Tenenza di Porto
Cesareo, all’esito di una complessa ed articolata attività d’indagine
coordinata dalla Procura della Repubblica di Lecce, hanno proceduto al
sequestro preventivo di due autovetture di lusso per contrabbando di
veicoli immatricolati Extra UE.
L'inchiesta
trae origine da autonomi accertamenti svolti dalle fiamme gialle
salentine con la collaborazione degli organi collaterali svizzeri, per
il tramite del Centro di Cooperazione di Polizia e doganale di Chiasso.
In
particolare, nel corso delle attività sono stati raccolti utili
elementi probatori a carico di due coniugi residenti in Copertino (LE), i
quali, a decorrere dall’anno 2023, avrebbero introdotto ed utilizzato
all’interno del territorio italiano, una Ferrari I F8 Tributo e una Audi
D Q8 50 Tdi, in assenza dei requisiti di legge.
Le
investigazioni hanno consentito di riscontrare che i coniugi salentini
non erano in possesso dei requisiti per poter usufruire del regime
doganale di ammissione temporanea per cui è previsto l’esonero del
pagamento dei diritti di confine (dazi ed iva), che nel caso di specie
sono stati quantificati in oltre 85 mila euro, in quanto gli stessi non
hanno mai risieduto, ovvero intrattenuto interessi di tipo economico con
lo Stato elvetico.
Per
tale ragione i due soggetti sono stati denunciati all’AutoritÃ
Giudiziaria inquirente per le ipotesi di reato di ‘contrabbando nel
movimento delle merci attraverso i confini di terra e gli spazi
doganali’ e le due autovetture sono state sottoposte a vincolo penale.
I
provvedimenti in parola, sono stati emessi sulla scorta degli elementi
probatori acquisiti in fase di indagini preliminari. Pertanto, in attesa
di giudizio definitivo, sussiste la presunzione di innocenza.
Il
contrasto alle frodi doganali è fondamentale per preservare le risorse
del bilancio dell’Unione europea e dello Stato, per salvaguardare gli
operatori economici onesti dalla concorrenza sleale di quelle imprese
che introducono nel mercato prodotti a prezzi inferiori (perché immessi
nel territorio nazionale in evasione dei dazi e/o aggirando le misure
antidumping) e per tutelare i cittadini dall’ingresso di merci di dubbia
provenienza e natura.
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