La Via Appia è patrimonio dell'umanità dell'UNESCO. E con esso il ponte romano in agro Ascoli Satriano
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Avvio lavori maggio 2022 del ponte romano in agro Ascoli Satriano (foto Provincia Foggia) ndr. |
di Redazione
Oggi quell’intesa è stata realizzata ed è presente nel documento UNESCO che dichiara la Via Appia Patrimonio dell’Umanità.
Una Via che «…attraversa quattro regioni dal Lazio alla Puglia. L’Italia conferma il valore del suo patrimonio culturale. Ora lavoriamo affinché possa diventare Patrimonio Unesco anche la Strada Regia delle Calabrie”», come confermato da Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale Archeoclub D’Italia.
Una conferma arrivata anche, e soprattutto, da chi in quel maggio 2022 volle fortemente sottoscrivere quel protocollo d’intesa, l'ex presidente della Provincia di Foggia Nicola Gatta, che ha dichiarato: «Questa notizia per me ha un valore altissimo, anzitutto per la mia terra, che è attraversata da questa fondamentale arteria, (soprattutto nei territori di Troia, Ordona, Ascoli Satriano, Casteluccio dei Sauri, Stornarella e in un tratto importantissimo tra Celle San Vito e Faeto, una posta chiamata Mutatio Aquilonis che rappresentava una tappa obbligata per il cambio dei cavalli), ma anche perché ai tempi della mia presidenza, l'amministrazione provinciale investì 500mila euro per realizzare la manutenzione dello storico ponte romano sul torrente Carapelle, nei pressi di Ascoli Satriano e firmò un protocollo d'intesa intitolato proprio 'Via Appia, Regina Viarum' finalizzato alla candidatura UNESCO. Tra l'altro, proprio a gennaio è stato riportato alla luce un tratto di Via Appia nei pressi di Rocchetta Sant'Antonio».
«Sono felice per questa notizia, poiché sento di aver contribuito ad una candidatura giunta direttamente dal ministero alla cultura, che è il frutto di un lavoro congiunto di Regioni (Lazio, Campania, Basilicata e Puglia), 13 città metropolitane e province, 74 comuni, 14 parchi e 25 università», ha affermato in una nota stampa l’Archeoclub D’Italia per voce del presidente nazionale Rosario Santanastasio, che ha proseguito: «Tante sono le Istituzioni nazionali, regionali e locali, oltre alle associazioni che hanno lavorato affinché si raggiungesse questo importante obiettivo di valorizzazione e salvaguardia di un bene, quale la Via Appia, che attraversa ben 4 regioni dal Lazio alla Puglia. Con questo riconoscimento l’Italia conferma l’ennesimo risultato anzi l’accreditata ancora di più con altri riconoscimenti UNESCO e conferma ulteriormente il valore del suo patrimonio culturale. Ora tocca a noi fare la nostra parte nel dare un contributo e supporto alle Istituzioni affinché si acceleri e si faciliti il circuito della conoscenza. Anche la Strada Regia delle Calabrie può diventare itinerario turistico e anche Patrimonio Unesco. Stiamo lavorando anche per la Strada Regia delle Calabrie che attraversa Parchi Nazionali, Geoparchi Unesco, siti culturali di grande valore, decine e decine di borghi con un patrimonio davvero unico, originale, immenso».
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