Bari. IRCCS Giovanni Paolo II. Radioterapia anche di sera per garantire le cure
Il team della radioterapia (foto IRCCS Giovanni Paolo II) ndr.
di Redazione
BARI, 28 AGO. (Com. St.)-[fonte IRCCS Giovanni Paolo II] - Mentre sono in corso i lavori per la
sostituzione di uno dei due acceleratori lineari del parco grandi
macchine dell’Istituto Tumori ‘Giovanni Paolo II’ di Bari, l’unitÃ
operativa di radioterapia ha garantito negli ultimi tre mesi trattamenti
e prime visite ad oltre 300 pazienti, grazie anche alla scelta di
prolungare l’orario dei trattamenti dalle 7 alle 21.
Da
giugno ad agosto, infatti, sono stati 251 i pazienti che hanno
regolarmente eseguito i cicli di radioterapia programmati e previsti dal
proprio piano terapeutico. A questi si aggiungono 75 prime visite in
più rispetto a quelle programmate, per lo più pazienti con tumore del
seno e del polmone, presi in carico nei mesi di luglio e agosto.
«Nel
pieno dell’estate, e con una macchina in meno per i trattamenti,
abbiamo garantito a tanti pazienti di proseguire le proprie cure, senza
gravare in alcun modo sulle altre aziende sanitarie della regione»,
spiega il direttore generale Alessandro Delle Donne.
«Tutto ciò è stato possibile grazie ad un’accorta organizzazione del
lavoro dell’unità operativa, e alla disponibilità di tutta l’équipe di
radioterapia, medici, infermieri e tecnici, che ha esteso l’orario di
trattamenti fino alla sera. I due medici radioterapisti del gruppo
mammella/polmone, poi, hanno permesso a tanti pazienti di avviare i
trattamenti, garantendo per tutti la piena tempestività della presa in
carico».
I lavori in corso nel bunker al piano -2 dell’Istituto, iniziati a giugno, andranno avanti fino a fine anno e prevedono non solo l’installazione di un nuovo acceleratore lineare, più veloce, più preciso e più preformante, ma anche l’adeguamento dei locali esistenti. Gli interventi in corso rientrano nel piano di rinnovo del parco macchine dell’Istituto, finanziato per oltre 12 milioni con fondi del PNRR e FESR.
«I lavori in corso - commenta Gero Grassi, presidente del Consiglio di Indirizzo e Verifica dell'Istituto - non hanno interrotto nè ostacolato l'assistenza sanitaria. Tutto ciò è indice di una buona organizzazione del lavoro e, soprattutto, di un'attenzione al paziente»
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