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Capurso (Ba). Tentato omicidio in piazza Umberto I. 2 arresti dei carabinieri [CRONACA DEI CC. ALL'INTERNO]

 Merola e R.F.C. mentre si dirigono verso v. Umberto. (foto cc.) ndr.  

di Redazione

CAPURSO (BA), 3 DIC. (Comunicato St.) - Poco più di 20 giorni sono serviti ai Carabinieri per risolvere il tentato omicidio ai danni di un 26enne del posto. L’interesse smodato nei confronti di una ragazza di 19 anni alla base del gesto scellerato. I Carabinieri fanno scattare le manette ai polsi di un 22enne e di un 44enne del posto, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Bari, su richiesta della locale Procura della Repubblica nei confronti di due capursesi, noti alle forze dell’ordine, ritenuti responsabili del tentato omicidio avvenuto alle ore 21.00 di sabato 05 novembre scorso nella centralissima Piazza Umberto I. Nella circostanza, a seguito di richiesta di intervento pervenuta al 112, i Carabinieri della Stazione di Capurso e della Compagnia di Triggiano erano intervenuti in pieno centro, ove era stato segnalato un tentativo di omicidio di R.F.C., 26enne, domiciliato da tempo a Capurso. Le lesioni riportate dal giovane erano risultate sin da subito potenzialmente gravi atteso che il colpo esploso con un’arma da fuoco aveva attinto la coscia sinistra, al limite dell’arteria femorale, ed alla mano sinistra, per cui si era reso necessario l’urgente ricovero della vittima presso l’Ospedale Di Venere di Bari Carbonara. Le immediate e meticolose indagini condotte dai Carabinieri, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari, e consistite nell’estrapolazione delle registrazioni dei sistemi di videosorveglianza del Comune di Capurso e degli esercizi commerciali limitrofi al luogo del reato, nell’escussione delle persone informate dei fatti e negli accertamenti urgenti, hanno permesso di ricostruire l’intera vicenda. L’esplosione del colpo d’arma da fuoco era avvenuto difatti nell’ambito di un incontro accordato tra i due giovani per risolvere una questione di apprezzamenti, spesso pesanti, esternati da MEROLA Antonio, 22enne del posto, all’indirizzo di una ragazza 19enne di Capurso. La vittima R.F.C., convivente della madre della ragazza oggetto delle offese, aveva chiesto al MEROLA di incontrarsi per un chiarimento. L’autore, accettando, si era presentato però, armato, in compagnia di un secondo uomo, SELVAGGI Sergio Sebastiano, 44enne, che, non avvicinandosi mai ai due e rimanendo distante, aveva assistito da lontano agli eventi, con funzione di palo. La discussione si era accesa ed il contendente armato aveva condotto la vittima in un vicolo che si affaccia sulla piazza con la ferma intenzione di risolvere la questione in altro modo in un luogo più appartato e che gli garantisse riservatezza agli occhi indiscreti dei capursesi in piazza di sabato sera. Difatti il 22enne aveva estratto la pistola e, dopo un primo inceppamento, aveva persistito nell’azione criminosa, dimostrando tutto il proprio spessore criminale ed esplodendo il colpo d’arma da fuoco che aveva attinto il malcapitato 26enne alla coscia. Ne era seguita la fuga insieme al complice. Il MEROLA ed il SELVAGGI, entrambi capursesi, pregiudicati, sono stati pertanto arrestati insieme, venendo trovati in compagnia l’uno dell’altro anche nella fase di esecuzione del provvedimento restrittivo . Sono così finiti dietro le sbarre della Casa Circondariale di Bari. 

Controlli dei cc. a Gravina (foto cc.) ndr.
GRAVINA IN PUGLIA(BA): “CAVALLO DI RITORNO”. I CARABINIERI METTONO A SEGNO UN DURO COLPO AL FENOMENO DEL FURTI DELLE AUTOVETTURE CON RESTITUZIONE PREVIO PAGAMENTO DI RISCATTO: ARRESTATO UN ESTORSORE GIÀ SOTTOPOSTO ALLA SORVEGLIANZA SPECIALE DI P.S. 

Gravina in Puglia (BA). “Cavallo di ritorno”. I Carabinieri arrestano un Sorvegliato Speciale 59enne che, dopo il furto di un veicolo, avvicinava le sue vittime, preferibilmente anziane, per ottenere denaro in cambio della restituzione della macchina. Denunciato da un arzillo anziano e arrestato dai Carabinieri. Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Gravina in Puglia hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Bari – dott.ssa Giulia ROMANAZZI e richiesta dal sostituto PM dott. Fabio BUCHICCHIO – nei confronti di un 59enne residente nella cittadina, pluricensurato, sorvegliato speciale, indagato per la commissione dei reati di estorsione, nei confronti di un pensionato gravinese ultra65enne. Il fenomeno è purtroppo tristemente famoso: derubata l’autovettura, magari un’utilitaria di costruzione non recente che non avrebbe molto valore sul mercato illegale dei pezzi di ricambio, ma che risulta cara e talvolta indispensabile al proprietario, viene riproposta in restituzione al derubato, previo il pagamento di una cospicua somma di danaro. È quanto accaduto all’inizio dell’autunno all’anziano proprietario di un’utilitaria che aveva parcheggiato nei suoi terreni nelle campagne di Gravina in Puglia. Di rientro dalla passeggiata nei suoi poderi l’anziano era rimasto sorpreso dalla vista di un individuo che repentinamente introdottosi all’interno della sua autovettura, la derubava senza alcuna difficoltà, anche per via del fatto che aveva lasciato le chiavi inserite nel quadro d’accensione. Puntuale dopo qualche giorno la richiesta di 600 euro per la restituzione del veicolo fatta direttamente dal Sorvegliato scpeciale all’anziano signore, altrimenti il veicolo sarebbe stato distrutto. L’indugio dell’uomo a sottostare al ricatto, se da un lato determinava, purtroppo, la distruzione della sua autovettura che veniva ritrovata data alle fiamme nelle campagne in agro del comune di Andria, finiva anche per procurare i primi contatti con i Carabinieri di Gravina in Puglia, che, investigando accuratamente tra le fitte trame della ricostruzione della vicenda, riuscivano a trovare gravi indizi di responsabilità a carico del Sorvegliato speciale per la richiesta di natura estorsiva di cui si era fatto protagonista. L’attività investigativa consentiva inoltre di trovare ulteriori elementi indiziari a carico del medesimo pregiudicato per un’altra identica attività estorsiva, commessa a cavallo dello stesso periodo temporale, anche questa a carico di un anziano cittadino di Gravina in Puglia, al quale era stata derubata la sua autovettura. Rimane d’obbligo raccomandare alla cittadinanza di non scendere a patti in nessun caso con questi malavitosi che traggono potere e profitto dagli atteggiamenti omertosi di chi, invece non privilegia la via della denuncia e della collaborazione con le forze dell’ordine. 

Le banconote e il materiale sequestrato. (foto cc.) ndr.
BARLETTA (BAT): BABY PUSHER DELLA DROGA A DOMICILIO. ARRESTATO UN GIOVANE E DENUNCIATA COMPLICE MINORENNE 

Ieri sera, i Carabinieri della Stazione di Barletta, , nel corso di mirato servizio di osservazione e repressione del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno scoperto e localizzato G.A.S., 18 enne giovane pusher barlettano. A bordo della propria autovettura, si avvaleva della compagnia di una compiacente ragazza minorenne di 16 anni. Questa occultava la droga nelle parti intime per eludere i controlli. Il G.A.S. era solito consegnare la sostanza stupefacente “su appuntamento”, indicando agli acquirenti, di volta in volta, i luoghi ritenuti più idonei per procedere alla consegna, cambiando zona per non farsi scovare. L’attività dei militari, perquisizione veicolare sul posto e successivamente quella personale nei confronti dei due soggetti, eseguita in caserma e mediante l’ausilio di personale femminile per la minore, ha consentito di rinvenire all’interno dell’auto del giovane alcune centinaia di euro provento della attività illecita, oltre al materiale idoneo al confezionamento della sostanza. 7 dosi di cocaina confezionate singolarmente per la vendita, erano invece, occultate in varie parti intime della minore complice del ragazzo. Dovendo rilevare che la sostanza rinvenuta non poteva ritenersi ad uso e consumo personale, il soggetto è stato arrestato e tradotto presso la casa circondariale di Trani a disposizione dell’Autorità giudiziaria poiché ritenuto responsabile di detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti con l’aggravante del concorso di persona minorenne, a sua volta deferita in stato di libertà.





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