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BARI: OPERAZIONE ANTIMAFIA - SEQUESTRATI BENI PER UN VALORE DI CIRCA 2,5 MILIONI DI EURO

di Redazione
BARI - La guardia di finanza di Bari (nucleo pt) ha sequestrato beni mobili ed immobili, oltre ad alcune società, riconducibili a Di Noia Luigi, di anni 51, Miracapillo Giuseppe, di anni 33, Masellis Giacomo, di anni 35, Logoluso Pantaleo, di anni 41, Pizzarella Teresa, di anni 33, Salvio Cosimo, di anni 64, Annunziata Pasquale, di anni 47. Il valore dei beni sequestrati ammonta a 2,5 milioni di euro. Beni questi che nel momento in cui interverrà la confisca, alla quale il sequestro preventivo di oggi è propedeutico e strumentale, entreranno definitivamente nel patrimonio dello stato e potranno essere utilizzati a favore dei cittadini e delle comunità locali. I provvedimenti sono stati emessi dal gip del tribunale di Bari sulla base di specifiche indagini patrimoniali svolte dagli specialisti del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza, coordinate dalla locale procura della repubblica, in applicazione della normativa vigente in materia di misure patrimoniali antimafia che permette di “aggredire” i patrimoni di coloro i cui proventi sono chiaramente il frutto ovvero costituiscano il reimpiego di attività illecite. I soggetti destinatari delle misure cautelari reali sono appartenenti ad un sodalizio criminale dedito al traffico internazionale di sostanze stupefacenti con base logistica in Andria e radicato su gran parte del territorio regionale, la cui pericolosità è dimostrata dalla vicinanza dei soggetti indagati con il clan malavitoso capeggiato dai fratelli Modugno, particolarmente attivo in Bitonto. I sequestri dei beni sono scaturiti dai numerosi e complessi accertamenti patrimoniali condotti dagli investigatori del gico di bari – con l’ausilio di speciali sistemi informatici (il noto applicativo “molecola”) messi a disposizione dal SCICO di Roma sul tenore di vita delle persone coinvolte nelle indagini e dei loro familiari conviventi che hanno consentito di evidenziare una sproporzione tra l’elevato tenore di vita dei soggetti ed i redditi dichiarati da considerarsi sulla soglia di povertà. Tra i beni sequestrati ci sono appartamenti, auto, anche di grossa cilindrata, quote societarie e terreni ubicati nelle province di Bari e Lecce. I sequestri effettuati testimoniano ancora una volta la costante attenzione che la magistratura e la guardia di finanza di Bari pongono nell’attività di aggressione ai patrimoni illeciti ai soggetti indiziati di appartenere a sodalizi criminali di stampo mafioso ovvero che sulla base di elementi concreti debba ritenersi che vivano abitualmente, anche in parte, con i proventi di attività delittuose o che siano abitualmente dediti a traffici illeciti. Ciò avviene ricorrendo alle risultanze delle attività di indagine “incrociate” con l’utilizzo sistemico ed investigativo delle varie banche dati in uso al corpo.




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