Governo. Alfano. “Noi da una parte, il Pd e gli altri dall’altra”
di Redazione
ROMA - Angelino Alfano, intervenendo alle Governiadi del Pdl in corso a Bolsena, lo ha detto a chiare note. Non esiste nessun Monti-bis, Pd e Pdl su fronti opposti. "Alle prossime elezioni politiche noi saremo da una parte mentre il Pd e i suoi alleati dall'altra. Questo è il nostro elemento di trasparenza per le elezioni 2013". “Quanto alla possibilità che Monti rimanga a Palazzo Chigi anche dopo il 2013, ha aggiunto che "cosa accadrà nella legislatura 2013-2018 lo stabiliranno i cittadini nel 2013 grazie al suffragio universale. E non lo posso certo stabilire io a un convegno o su un articolo di giornale". "Monti ha già escluso di ricandidarsi, io ci credo, lui è persona seria e leale e non dimentichiamo che è un senatore a vita, quindi già arruolato nella vita delle istituzioni. Non sarà candidato e ci sarà un confronto tra due grandi schieramenti", ha aggiunto Alfano. "Se Casini sarà un alleato di Bersani, sarà un alleato della sinistra e il campo dei moderati avrà un solo protagonista: il PdL". Intanto "mi sto impegnando per cambiare la legge elettorale affinché i cittadini possano scegliere deputati e senatori senza che siano nominati dall'alto. Sono speranzoso di arrivare ad un obiettivo e cioé la possibilità di scelta e il mantenimento della conquista di questi 18 anni e cioè la scelta del candidato premier". Sempre riguardo a Monti, Alfano dice che quello del PDL, è “un appoggio concreto ma non silenzioso e se non condivideremo qualcosa faremo pesare la nostra voce. Non credo che questo governo sia di destra perché ha alzato le tasse, mentre noi le volevamo abbassare, ma non si può dire che sia di sinistra, perché ci siamo noi". Quanto a un ritorno in politica da protagonista di Berlusconi, Alfano non lo ha escluso, ma "dico che se e quando deciderà di farlo, lo dirà senza affidarsi ai retroscena dei giornali, perché Berlusconi è una persona dalle decisioni chiare e nette". E le primarie?: "Le faremo, sarà una grande gara di democrazia". "Con la Lega”, invece, “abbiamo un filo di contatto ma c'é una differenza di posizione sul governo Monti, anche se un rapporto si può ricostruire. Ma oggi ogni discorso sulle alleanze è prematuro", ha aggiunto. Sulla spending review Alfano si augura “una ricetta di buonsenso e cioè meno spesa e meno debito, in modo da poter abbassare le tasse. Ci dev'essere un taglio severo degli sprechi". Un accenno alla questione Cda della RAI, che per Alfano è “ eletto in piena regola. Chi voleva fare trucchi è rimasto deluso. Fini fa una predica da un pulpito da cui si doveva dimettere due anni fa, lui traveste la sua delusione personale per il suo candidato che non è stato eletto in rilievi istituzionali".
ROMA - Angelino Alfano, intervenendo alle Governiadi del Pdl in corso a Bolsena, lo ha detto a chiare note. Non esiste nessun Monti-bis, Pd e Pdl su fronti opposti. "Alle prossime elezioni politiche noi saremo da una parte mentre il Pd e i suoi alleati dall'altra. Questo è il nostro elemento di trasparenza per le elezioni 2013". “Quanto alla possibilità che Monti rimanga a Palazzo Chigi anche dopo il 2013, ha aggiunto che "cosa accadrà nella legislatura 2013-2018 lo stabiliranno i cittadini nel 2013 grazie al suffragio universale. E non lo posso certo stabilire io a un convegno o su un articolo di giornale". "Monti ha già escluso di ricandidarsi, io ci credo, lui è persona seria e leale e non dimentichiamo che è un senatore a vita, quindi già arruolato nella vita delle istituzioni. Non sarà candidato e ci sarà un confronto tra due grandi schieramenti", ha aggiunto Alfano. "Se Casini sarà un alleato di Bersani, sarà un alleato della sinistra e il campo dei moderati avrà un solo protagonista: il PdL". Intanto "mi sto impegnando per cambiare la legge elettorale affinché i cittadini possano scegliere deputati e senatori senza che siano nominati dall'alto. Sono speranzoso di arrivare ad un obiettivo e cioé la possibilità di scelta e il mantenimento della conquista di questi 18 anni e cioè la scelta del candidato premier". Sempre riguardo a Monti, Alfano dice che quello del PDL, è “un appoggio concreto ma non silenzioso e se non condivideremo qualcosa faremo pesare la nostra voce. Non credo che questo governo sia di destra perché ha alzato le tasse, mentre noi le volevamo abbassare, ma non si può dire che sia di sinistra, perché ci siamo noi". Quanto a un ritorno in politica da protagonista di Berlusconi, Alfano non lo ha escluso, ma "dico che se e quando deciderà di farlo, lo dirà senza affidarsi ai retroscena dei giornali, perché Berlusconi è una persona dalle decisioni chiare e nette". E le primarie?: "Le faremo, sarà una grande gara di democrazia". "Con la Lega”, invece, “abbiamo un filo di contatto ma c'é una differenza di posizione sul governo Monti, anche se un rapporto si può ricostruire. Ma oggi ogni discorso sulle alleanze è prematuro", ha aggiunto. Sulla spending review Alfano si augura “una ricetta di buonsenso e cioè meno spesa e meno debito, in modo da poter abbassare le tasse. Ci dev'essere un taglio severo degli sprechi". Un accenno alla questione Cda della RAI, che per Alfano è “ eletto in piena regola. Chi voleva fare trucchi è rimasto deluso. Fini fa una predica da un pulpito da cui si doveva dimettere due anni fa, lui traveste la sua delusione personale per il suo candidato che non è stato eletto in rilievi istituzionali".
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