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Senato. Via libera al ddl che taglia i rimborsi elettorali

di Redazione
ROMA - Il Senato ha approvato, con 187 "sì", 17 "no" e 22 astenuti il disegno di legge sulla riduzione dei contributi pubblici a favore dei partiti e dei movimenti politici, contenente anche misure per garantire la trasparenza e i controlli dei rendiconti. Hanno votato contrario l'Idv, i senatori Antonio Del Pennino (Pri), Roberto Della Seta (Pd) e i tre esponenti radicali che hanno espresso parere contrario. La Lega e il senatore Riccardo Villari (Cn) si sono astenuti. Rimborsi - Approvato l'articolo 1 del testo sul finanziamento dei partiti che prevede il taglio del 50% dei rimborsi. Dai 182 attuali si passa a 91 milioni. Il 70 per cento di queste erogazioni seguiterà ad arrivare dallo Stato come rimborso per le spese sostenute in occasione di elezioni. Il restante 30 per cento sarà di cofinanziamento: i partiti riceveranno 50 centesimi per ogni euro ricevuto da persone fisiche o enti. Ciascun contributo ha come limite massimo 10 mila euro per quota. I partiti, per avere i finanziamenti, dovranno ottenere il due per cento alla Camera o avere almeno un eletto. Terremotati - Vengono destinati 91 milioni di euro nel 2012 e 74 milioni di euro nel 2013 a favore delle popolazioni colpite, dal primo gennaio 2009 in poi, da terremoti. Detrazione fiscali – Tutti coloro che intendono finanziare un partito, possono godere della detrazione che passa all'attuale 19 per cento al 24 per cento nel 2013 e al 26 per cento nel 2016. Le stesse quote riguardano anche le donazioni a favore delle Onlus. Controlli - I bilanci dei partiti saranno controllati da una apposita commissione, con sede presso la Camera, composta da tre magistrati della Corte dei Conti, uno del Consiglio di Stato e uno della Corte di Cassazione. I bilanci saranno sottoposti al giudizio di società di revisione iscritte nell'albo Consob che stileranno una relazione che verrà essere trasmessa alla commissione di controllo. I tesorieri avranno l'obbligo di pubblicare redditi e patrimonio anche di moglie (se c'e' comunione dei beni) e figli a carico. Statuti - Per accedere ai rimborsi i partiti devono dotarsi di uno statuto e di un atto costitutivo conforme ai principi democratici nella vita interna, con particolare riguardo alla scelta dei candidati, al rispetto delle minoranze, ai diritti degli iscritti. Atto costitutivo e Statuto devono essere trasmessi ai presidenti delle Camere. Tetti di spesa - Previsto un limite di spesa per le campagne elettorali europee, politiche, regionali e comunali. Investimenti in titoli di Stato UE - I partiti potranno investire solamente in titoli di Stato emessi da paesi membri dell'Unione europea. Le forze politiche non potranno più prendere in affitto o acquistare a titolo oneroso immobili da persone elette nel Parlamento europeo, nazionale o nei Consigli regionali.




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