FISICA. SCOPERTA LA PARTICELLA DI DIO
di Redazione
ROMA - E' stata scoperta la "particella di Dio", ossia il bosone di Higgs grazie al quale ogni cosa ha una massa. L'esistenza della particella prevista 48 anni fa è stata annunciata oggi al Cern di Ginevra. I dati, accolti da un applauso fragoroso, sono stati presentati dagli esperimenti Cms, coordinato dall'americano Joseph Incandela, e Atlas, coordinato dall'Italiana Fabiola Gianotti. Entrambi indicano con un margine di errore vicino allo zero che il bosone di Higgs ha dimensioni comprese fra 125 e 126 miliardi di elettronvolt (GeV), ossia pesa fra 125 e 126 volte più di un protone, una delle particelle che costituiscono il nucleo di un atomo. "E' un momento storico. I dati presentati oggi sono una pietra miliare nella nostra comprensione della natura": lo ha detto il direttore generale del Cern, Rolf Heuer, al termine del seminario nel quale è stata presentata la scoperta del bosone di Higgs. "Non abbiamo trovato soltanto l'ultima pietra miliare necessaria per completare il Modello Standard. Siamo all'inizio di un lungo viaggio alla scoperta delle proprietà interessanti di questa nuova particella", ha aggiunto. "Ci sono altre domande che adesso dovremo affrontare - ha detto ancora il direttore generale del Cern, Rolf Heuer -. La scoperta di una particella consistente con il bosone di Higgs, apre la strada a studi più dettagliati e che richiedono statistiche più ampie, che permetteranno di definire le proprietà della nuova particella e che molto probabilmente potranno gettare luce su altri misteri del nostro universo". Dopo 48 anni ha assistito al trionfo della sua teoria, che prevedeva una particella grazie alla quale tutte le altre avrebbero potuto avere una massa: il fisico teorico Peter Higgs, 83 anni, oggi professore emerito nell'università di Edimburgo. Il meccanismo da lui descritto nel 1964 è considerato uno dei mattoni della teoria di riferimento della fisica contemporanea, chiamata Modello Standard. L'idea alla base della teoria è che nei primissimi istanti dell'universo, quando le particelle non avevano ancora una massa e sfrecciavano alla velocità della luce, il bosone permeava lo spazio come una sinfonia capace di attrarre quasi tutte le particelle, mentre altre, come quelle della luce (fotoni), non venivano sfiorate dalla sua influenza. All'inizio questa ipotesi originale aveva trovato un'accoglienza piuttosto fredda, tanto che l'articolo in cui Higgs la descriveva era stato inizialmente rifiutato. Ma in seguito si è affermato al punto da superare indenne per ben 48 anni tutti i cambiamenti subiti nel frattempo dal Modello Standard. Insieme a lui e in modo indipendente erano arrivati alla stessa conclusione Francois Englert, Gerald Guralnik, C. R. Hagen, Tom Kibble e Robert Brout, morto poco più di un anno fa. Oggi assistere alla conferma della sua teoria lo ha commosso e non ha potuto trattenere le lacrime. Il suo carattere riservato e una vita non sempre facile oggi gli hanno impedito di parlare. E' riuscito a dire soltanto: "é davvero incredibile - che tutto questo sia successo mentre sono ancora in vita".
ROMA - E' stata scoperta la "particella di Dio", ossia il bosone di Higgs grazie al quale ogni cosa ha una massa. L'esistenza della particella prevista 48 anni fa è stata annunciata oggi al Cern di Ginevra. I dati, accolti da un applauso fragoroso, sono stati presentati dagli esperimenti Cms, coordinato dall'americano Joseph Incandela, e Atlas, coordinato dall'Italiana Fabiola Gianotti. Entrambi indicano con un margine di errore vicino allo zero che il bosone di Higgs ha dimensioni comprese fra 125 e 126 miliardi di elettronvolt (GeV), ossia pesa fra 125 e 126 volte più di un protone, una delle particelle che costituiscono il nucleo di un atomo. "E' un momento storico. I dati presentati oggi sono una pietra miliare nella nostra comprensione della natura": lo ha detto il direttore generale del Cern, Rolf Heuer, al termine del seminario nel quale è stata presentata la scoperta del bosone di Higgs. "Non abbiamo trovato soltanto l'ultima pietra miliare necessaria per completare il Modello Standard. Siamo all'inizio di un lungo viaggio alla scoperta delle proprietà interessanti di questa nuova particella", ha aggiunto. "Ci sono altre domande che adesso dovremo affrontare - ha detto ancora il direttore generale del Cern, Rolf Heuer -. La scoperta di una particella consistente con il bosone di Higgs, apre la strada a studi più dettagliati e che richiedono statistiche più ampie, che permetteranno di definire le proprietà della nuova particella e che molto probabilmente potranno gettare luce su altri misteri del nostro universo". Dopo 48 anni ha assistito al trionfo della sua teoria, che prevedeva una particella grazie alla quale tutte le altre avrebbero potuto avere una massa: il fisico teorico Peter Higgs, 83 anni, oggi professore emerito nell'università di Edimburgo. Il meccanismo da lui descritto nel 1964 è considerato uno dei mattoni della teoria di riferimento della fisica contemporanea, chiamata Modello Standard. L'idea alla base della teoria è che nei primissimi istanti dell'universo, quando le particelle non avevano ancora una massa e sfrecciavano alla velocità della luce, il bosone permeava lo spazio come una sinfonia capace di attrarre quasi tutte le particelle, mentre altre, come quelle della luce (fotoni), non venivano sfiorate dalla sua influenza. All'inizio questa ipotesi originale aveva trovato un'accoglienza piuttosto fredda, tanto che l'articolo in cui Higgs la descriveva era stato inizialmente rifiutato. Ma in seguito si è affermato al punto da superare indenne per ben 48 anni tutti i cambiamenti subiti nel frattempo dal Modello Standard. Insieme a lui e in modo indipendente erano arrivati alla stessa conclusione Francois Englert, Gerald Guralnik, C. R. Hagen, Tom Kibble e Robert Brout, morto poco più di un anno fa. Oggi assistere alla conferma della sua teoria lo ha commosso e non ha potuto trattenere le lacrime. Il suo carattere riservato e una vita non sempre facile oggi gli hanno impedito di parlare. E' riuscito a dire soltanto: "é davvero incredibile - che tutto questo sia successo mentre sono ancora in vita".
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