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NAPOLITANO. LO SPREAD CONDIZIONA LA POLITICA ECONOMICA ITALIANA

di Redazione
ROMA - Quando si parla di spread "si parla di qualcosa che può avere ricadute concrete con cui dobbiamo fare i conti". La situazione politica ed economica dell'Italia è "molto condizionata dallo spread", ma la moneta unica rimane "una grande e irrinunciabile conquista della costruzione europea", ha detto a Lubiana il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Al termine di un colloquio con il presidente sloveno, Danilo Turk, Napolitiano non ha negato come gran parte dell'eurozona sia "in difficoltà a causa della crisi finanziaria e dei debiti sovrani". A suo avviso la moneta unica rimane "una conquista irrinunciabile", per cui l'Europa deve cercare "risposte e nuove prospettive in una unione politica vera e propria che è diventata oggi - ha spiegato - una necessità oggettiva e non solo una scelta ideale". Dopo aver premesso che bisognerebbe essere dei "maghi" per spiegare come funzionano i mercati finanziari, il presidente ha detto che per le oscillazioni sui titoli del debito pubblico ci sono diversi fattori: "In parte oggettivi, che non riguardano solo Italia e Spagna", come dimostra l'impatto che hanno sui mercati anche le notizie sulla crescita americana. Non c'é dubbio però, secondo il Presidente, che "ci sono fattori speculativi e fattori strumentali" che interessano i mercati e che colpiscono in particolare l'Italia. Proprio per combattere questi fattori speculativi e strumentali allo scorso Consiglio europeo di Bruxelles, "si è studiato come intervenire, come porre limiti e regole che valgano anche per i mercati finanziari". Napolitano, parlando della situazione politica italiana si è detto "convinto che i tre partiti che sostengono il governo Monti siano determinati a dare anche dopo le elezioni del 2013 un conseguente sviluppo alle politiche di maggiore integrazione Ue, che garantiscano la liberazione dal peso soffocante dello stock di debito pubblico accumulato in passato e aprano la strada per la crescita di cui abbiamo bisogno urgente anche per tenere in ordine i conti pubblici". "Al di là di questo - ha aggiunto Napolitano - non vedo cosa si possa chiedere alle forze politiche, ognuna delle quali ha le sue strategie e tattiche preparative in vista delle elezioni". In tale quadro, secondo l capo dello Stato, "più daremo ai mercati l'immagine di un paese dove le forze fondamentali politiche, ma anche sociali, hanno comune consapevolezza e senso di responsabilità, più ne potremmo guadagnare anche in termini di fiducia da parte dei mercati finanziari".




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