Lo ‘’Sperone d’Italia’’ raccontato da un turista americano
Foto di Alessandra Apicella |
di Nico Baratta
FOGGIA - Nel febbraio 2011 scrissi un articolo con il medesimo titolo del presente per comunicare a tutti Voi, care lettrici e cari lettori, l’attenzione che paesi stranieri hanno per il nostro bellissimo Gargano. In particolare, presi spunto da un articolo pubblicato negli Stati Uniti d’America, da sempre paese attento per promuovere aree geografiche da proporre ai loro connazionali. La foto di Alessandra Apicella, che immortala la splendida cittadina di Rodi Garganico, ne è l’evidenza. Ebbene, ve lo ripropongo poiché a noi della redazione di newsGargano ci è a cuore il nostro territorio, la sua promozione, il suo sviluppo. E come da sempre scriviamo “newsGargano comunica il Territorio” speriamo che dall’altra parte dell’oceano qualcuno risponda. V’invitiamo a commentare e a dialogare in rete perché le Vostre considerazioni sono importanti. Buona lettura. Navigando in rete, ascoltando amici, mi è balzato all’occhio quest’articolo: The ‘spur’ of Italy’s ‘boot’ — where history comes alive, scritto e pubblicato sul portale americano http://napavalleyregister.com/ e sul suo cartaceo. Non è la prima volta che la testata americana si sofferma sul nostro Territorio, elogiando le bellezze del Promontorio garganico. L’articolo enfatizza lo Sperone d’Italia, parlando di storia, cultura, enogastronomia, turismo. In alcuni dei suoi passaggi si può leggere: «La Puglia è una striscia di 250 km della terra che costituisce il "tacco" d'Italia. Per secoli, è stata una provincia strategica, invasa, conquistata e colonizzata, come la vicina Calabria e Sicilia da quasi tutti i principali poteri dominanti dell’epoca. Ogni dinastia regnante ha lasciato il segno distintivo del paesaggio e dell'architettura, visto soprattutto dalla scoperta di tracce dei disegni rurali in epoca romana e città medievali fortificate. Monumenti storici che vanno dal tempo dei saraceni, simil-kasbah (in particolare a Bari) per ornare cattedrali normanne. L’esuberanza barocca dagli spagnoli che può essere vista a Lecce, mentre l'impronta del Re svevo Federico II, è evidenziata in imponenti castelli della regione». Un bel quadro storico e architettonico che lascia stupiti i lettori, che li trasportano con la mente in viaggi, oggi surreale, che un tempo estasiarono gli allora turisti e che oggi sono in balìa di burocratiche decisioni distruttive per la loro importanza. Ultima testimonianza è appunto il crollo della volta della Taverna dei Teutonici nell’Abbazia di San Leonardo in Lama Volara a Siponto (FG), ai piedi del Gargano, porta d’ingresso del bel promontorio; come pure il degrado ambientale e la costruzione di opere abusive lungo uno dei più bei litoranei garganici, il sito archeologico di Manaccora, sulla litoranea Peschici-Vieste che è uno tra i siti europei più importanti dell’Età del Bronzo. Ma l’articolo, come detto, si sofferma su altri aspetti, degni di attenzione perché lodano ciò che oggi è possibile godere visitandoli. Il Parco del Gargano, le abbazie vicine a Monte Sant’Angelo e quelle lungo la Via Francigena o Via Sacra Longobardorum, ristoranti tipici, i paesini e le sue insenature costiere, le Tremiti, sono solo una parte che l’articolo invita a visitare, con guide al cospetto e pernottando in specifici luoghi tracciando un itinerario ricco di bellezze e a misura di giornata. Qualcuno si starà chiedendo se l’articolo è uno fra i tanti che pubblicizza ristoranti o sedi a pagamento. Non è così, perché è la testimonianza vissuta sul luogo di chi l’ha scritto, nipote di emigranti garganici, riportando ai suoi conterranei americani consigli sui paesi da visitare. Nello specifico l’articolo, dice: «Un secolo fa, il fascino d'America ha attirato molti dei cittadini del Gargano, tutti ansiosi di cercare fortuna nel Nuovo Mondo, come riferito dal sindaco» (riferendosi al sindaco del paese garganico visitato) - . «Uno di questi fu il nonno di Pino Apicella, uno degli albergatori di Rodi Garganico che gestisce la Villa Americana, nome appropriato. "Mio nonno si recò negli Stati Uniti e aprì un negozio di alimentari in Hoboken, NJ," ha dichiarato Apicella. "Tutti i suoi figli, tra cui mio padre, sono nati in America”. Ma il nonno Apicella ha deciso di tornare alle sue radici Rodi, dopo quattro o cinque anni nel New Jersey». Una bellissima testimonianza che rende omaggio a chi il secolo scorso decise di far fortuna negli “States” e che oggi ritrova le sue radici per lasciarle ai suoi nipoti nella propria terra. L’articolo parla anche di come arrivare dall’America sul Gargano, tracciando un itinerario preciso su come muoversi. Termina con i ricordi, indelebili e volutamente storici della cultura del promontorio: «Se si pianifica una vacanza in Puglia nel sud dell’Italia, si potrebbe desiderare di volare a Roma e prendere un treno veloce per Foggia, dove è possibile organizzarsi per il noleggio di un’auto. E’ una città posta nella ciotola di grano della nazione, il Tavoliere, e ha alcuni buoni ristoranti.» Ed ancora « Mi sono divertito ad esplorare i passaggi stretti e strade intricate che compongono il borgo antico, denominato "Vuccolo", con case costruite in verticale su un piccolo promontorio a picco sul mare blu cobalto. Nelle vicinanze del porto, i visitatori possono prendere veloci aliscafi per le vicine isole Tremiti, a circa 25 miglia al largo della costa. Queste isole sono quasi interamente dedicate al turismo nei mesi estivi. Nonostante questo, le isole rimangono relativamente incontaminate con un mare cristallino, con la gente che si vanta del luogo». L’invito è di leggere l’articolo (http://napavalleyregister.com/lifestyles/real-napa/article_02b32e06-0b01-11e0-a923-001cc4c03286.html anche se è in inglese), di visitare il sito web perché ha molte testimonianze e fotografie dei nostri bellissimi luoghi visitati da stranieri che hanno apprezzato e gradiscono ciò che noi residenti della provincia foggiana talvolta, anzi spesso, dimentichiamo.
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