Spazio pubblicità disponibile

Ultim'Ora

Diritti tv: Berlusconi condannato a 4 anni per frode fiscale. Lui: ''Sentenza politica''

Per l'ex capo del Governo il tribunale di Milano dispone anche l'interdizione dai pubblici uffici per cinque anni. Assolto invece Fedele Confalonieri

di Redazione

MILANO 26 Ott. (ASCA) - Silvio Berlusconi si e' reso colpevole di frode fiscale nelle operazioni di compravendita di diritti televisivi e cinematografici all'estero da parte di Mediaset. Lo hanno deciso i giudici della prima sezione penale del tribunale di Milano che hanno condannato l'ex presidente del Consiglio a quattro anni di reclusione. Una condanna superiore rispetto a quella chiesta dalla pubblica accusa: i pm Fabio De Pasquale e Sergio Spadaro avevano chiesto per Berlusconi una condanna a tre anni e otto mesi. Il collegio presieduto da Eduardo D'Avossa ha anche deciso nei confronti dell'ex capo del governo l'interdizione dai pubblici uffici per una durata complessiva di cinque anni e l'interdizione dalla gestione di aziende per tre anni. In particolare, i giudici milanesi hanno ritenuto Berlusconi responsabile per vicende commesse nel biennio 2002-2003. I reati contestati dalla procura relativi all'anno 2001 sono invece stati giudicati prescritti. Il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, e' stato invece assolto. Condannato Frank Agrama, l'intermediario cinematografico indicato dalla procura di Milano come il ''socio occulto'' di Silvio Berlusconi nella compravendita dei diritti televisivi e cinematografici all'estero e' stato condannato a tre anni di reclusione. Silvio Berlusconi e gli altri imputati giudicati colpevoli dovranno pagare a titolo di provisionale 10 milioni di euro all'Agenzia delle Entrate. Lo hanno stabilito i giudici della prima sezione penale del Tribunale di Milano nella loro sentenza di condanna nei confronti dell'ex capo del governo.

 Berlusconi: ''Sentenza politica. Non si puo' andare avanti cosi'''. 

''Nessuna connessione, assolutamente'' della sentenza di condanna con la decisione di non candidarsi piu' a premier. Lo ha detto Silvio Berlusconi intervenendo telefonicamente in serata a 'Studio aperto' su Italia Uno. ''Io e i miei avvocati - ha aggiunto Berlusconi - ritenevamo impossibile una condanna qualsiasi in questo processo e infatti le motivazioni della condanna sono assolutamente fuori dalla realta'''. ''Non si puo' andare avanti cosi': dobbiamo fare qualcosa'', ha affermato Berlusconi che ha aggiunto: ''Quando non si puo' contare sull'imparzialita' dei giudici, questo paese diventa incivile, barbaro, invivibile e cessa anche di essere una democrazia. E' triste, ma la situazione del nostro paese oggi e' cosi'''. ''Ero certo - prosegue Berlusconi - di essere assolto da accuse totalmente fuori dalla realta'. Oggi c'e' stata una condanna politica, incredibile, intollerabile. Non si puo' andare avanti cosi'''.



Nessun commento