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Caso marò: l'Italia incalza l'India "La sentenza arrivi prima di Natale"

di Redazione

ROMA, 13 Dic. (AGI) - Nuovo passo del governo italiano per chiedere una rapida soluzione del caso dei due maro' fermati nel febbraio scorso. Il ministero degli Esteri ha convocato l'ambasciatore dell'India, Debabrata Saha, a cui e' stata ribadita la sollecitazione perche' la sentenza della Corte suprema di New Delhi sui due fucilieri di Marina sia emessa prima dell'inizio delle festivita' natalizie, che per la magistratura indiana inizieranno lunedi' prossimo. Il segretario generale della Farnesina Michele Valensise, si legge in una nota della Farnesina, ha reiterato la sollecitazione del governo italiano a che la sentenza della Corte suprema di New Delhi che deve stabilire la giursidizione per il caso di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sia emessa prima dell'inizio delle festivita' natalizie. E' infatti con profondo sconcerto e preoccupazione, sottolinea la nota, che il governo italiano deve constatare, a distanza di oltre tre mesi dalla conclusione del dibattimento, che la Corte suprema non si e' ancora pronunciata sui ricorsi presentati dall'Italia. Valensise "ha riaffermato la solida posizione giuridica italiana, fondata sulla giurisdizione dello Stato di bandiera in Alto Mare e sulla immunita' funzionale degli organi dello Stato. In tale contesto il segretario generale ha confermato le preoccupazioni per le conseguenze negative che il mancato riconoscimento della giurisdizione dello Stato di invio dei militari avrebbe sull'impegno internazionale nella lotta contro la pirateria in alto mare. E' stata infine ribadita la grande attenzione con cui il governo, le istituzioni e l'opinione pubblica italiana seguono la vicenda dei due maro', trattenuti ormai da oltre nove mesi nello Stato indiano del Kerala, nell'aspettativa di un loro tempestivo rientro in Italia. La convocazione odierna dell'ambasciatore Saha fa seguito ai contatti del ministro degli Esteri Giulio Terzi anche con il nuovo collega indiano Khurshid, con il quale il titolare della Farnesina aveva preso immediato contatto gia' in ottobre, in coincidenza con il suo insediamento alla guida della diplomazia di New Delhi, per sottolineargli l'urgenza di una soluzione positiva e improcrastinabile del caso, riaffermandone il rilievo prioritario nel quadro delle relazioni tra Italia e India.



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