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Catania - Milan: la prima volta di Boateng, lo "sciagurato" Barrientos ed il solito errore ai danni del Catania

Mano nella mano Boa e Nocerino verso i tifosi
di Giovanni Sgobba
MILANO - Storie che si ripetono e storie scritte per la prima volta, almeno in questa stagione: Catania - Milan cosa ha raccontato? Un Milan in ripresa, un Catania perfetto ed ordinato per un tempo e poi i primi 10 minuti della ripresa che hanno sconvolto l'equilibrio del match. La Gazzetta dello Sport oggi intitolava: "faraone + aiutino", stessa importanza dunque data a questi due fattori, ma forse sarebbe convenuto invertire l'ordine degli addendi e non è detto che il risultato sarebbe stato lo stesso. 
Perché, storia già vista domenica scorsa, i rossoneri sbloccano la casella dei goal fatti con la rete di El Shaarawy viziata da una svista arbitrale, questa volta del guardalinee che non segnala il fuorigioco. Allegri, proprio come la sfida contro la Juventus meno di sette giorni fa, ha ammesso l'errore che ha portato la partita in parità, ma che di fatto che ha demolito l'animo degli etnei. Nonostante, infatti, gli squalificati Spolli e Gomez, e gli infortunati Izco e Biagianti, Maran è stato abile a riorganizzare la squadra senza perdere qualità e soprattutto pressing ed i primi minuti di gara dimostrano come il Catania ha sete di riscatto dopo il ko nel derby. 
Legrottaglie, autore del goal del momentaneo vantaggio
E' proprio l'ex rossonero e tifoso milanista, Legrottaglie a portare in vantaggio i padroni di casa dopo 10': altra storia già vista è il goal subito dalla retroguardia rossonera su calcio da fermo; un'altra disattenzione che ha tagliato le gambe al Milan. Con Nocerino e Robinho spettatori non paganti, i giocatori d'attacco, Montolivo su tutti, rimangono spesso invischiati nelle ragnatele difensive del Catania, che al contrario sembra giocare a memoria con ogni elemento consapevole delle regole da seguire e rispettare. Un paio di spunti di Boateng ed El Shaarawy sono le uniche  possibilità di registrare la presenza in campo di Andujar. 

Prendendo in prestito un'espressione coniata da Gianni Brera per Egidio Calloni, lo "sciagurato" Barrientos, ad inizio secondo tempo, combina la frittata: ammonito nel primo tempo per una simulazione, rifila un calcetto a Nocerino tanto evidente e goffo, quanto letale che gli vale l'espulsione. E qui il Catania, senza ragione a giudicare dai primi 45', crolla di schianto con la mente che non assiste le gambe. E così dinanzi al Milan si stende un tappeto rosso, un invito a credere nella rimonta che effettivamente si realizza nel giro di 8 minuti prima con la rete, già raccontata, del 20enne "crestato" e poi con la splendida realizzazione di Boateng. Ecco la storia nuova di questa stagione: primo centro per il ghanese, primo goal con la maglia numero dieci, ma le novità finisco qui perché il tiro a giro da fuori area dopo un repentino movimento di corpo è l'iconografia della sua solita imprevedibilità. Il Milan infila l'ennesima rimonta in trasferta, ma questa volta porta a casa il bottino pieno legittimando, con l'1-3 finale messo a segno dal solito, già visto, El Shaarawy, le tre-quattro chiarissime occasioni da goal. 

l'errore del guardalinee sul goal del pareggio
Prima striscia positiva stagionale per Allegri che non aveva mai vinto 2 gare consecutive, ma nella partita che ha visto il nuovo alternarsi con la consuetudine, spicca l'ennesimo errore ai danni del Catania. Contro le tre più blasonate, Inter, Juventus e Milan gli etnei sono stati danneggiati: rigore per il possibile 1 a 1 non concesso a Gomez, a San Siro contro i nerazzurri; goal regolare annullato a Bergessio contro i bianconeri passati in vantaggio con azione in fuorigioco e nuovo offside ieri sera non fischiato ai rossoneri. Evidentemente, come dice l'a.d. Gasparin, la bandierina, quando ci sono di mezzo le grandi, è molto più pesante da sollevare.




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