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Sallusti arrestato al 'Giornale'. "Una ferita", e ricorda Montanelli

di Redazione

MILANO, 1 Dic. (AGI) - Alessandro Sallusti ha mantenuto la parola: e' evaso dagli arresti domiciliari e si e' fatto arrestare. Gli agenti della Digos hanno portato in carcere il direttore del Giornale dopo che Sallusti ha lasciato la sua abitazione presso la quale avrebbe dovuto scontare la detenzione ai domiciliari, la casa della compagna Daniela Santanche'. L'aver abbandonato il domicilio e' stata considerato tecnicamente un'evasione. Immediata la reazione dei giornalisti. "E' una ferita", ha aggiunto "per tutti i noi, per 'Il Giornale', abituato a essere ferito, del resto il suo fondatore e' stato gambizzato. Siamo forti, ma mi dispiace per il nostro mestiere. Non doveva finire cosi'", ha detto prima di essere condotto via. "Sallusti arrestato", e' il titolo che campeggia in apertura del sito del Giornale. "Italia vergogna d'Europa - si legge nel sommario - la polizia e' entrata nella sede del Giornale durante la riunione di redazione per notificare gli arresti domiciliari al direttore. Portato via dalla Digos, Sallusti ha subito violato gli obblighi domiciliari ed e' stato arrestato". Cosi' la redazione del Giornale riporta la notizia dell'arresto del direttore Alessandro Sallusti, arrestato dalla polizia perche' ha violato gli obblighi domiciliari.
 
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Fredda ma sostanzialmente di condanna la dichiarazione di Franco Sidi, segretario generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana che esprime "molto rammarico" per l'epilogo della vicenda Sallusti e l'augurio che "la vicenda porti a tutti consiglio: ora serve molta moderazione, buon senso, grande saggezza". Il segretario generale della Fnsi torna a criticare la normativa esistente in Italia "vecchia e superata" che "ha determinato la sentenza che conduce il direttore del Giornale in carcere, per sua scelta". Secondo Siddi il caso Sallusti mette in evidenza la necessita' di una riforma della legge sui reati a mezzo stampa "equilibrata". "C'era la possibilita' di farla in due ore - spiega all'AGI - invece l'orientamento punitivo verso tutti i giornalisti lo ha impedito. In Parlamento e' stata persa un'occasione". "Do atto al procuratore di Milano di aver assunto un'iniziativa di grande saggezza nell'applicazione della legge esistente - conclude Siddi - poi ciascuno fa le sue scelte". "La nostra linea e' che per questo tipo di reati non si finisca in carcere: chiediamo una riforma che preveda sanzioni alternative e la fine di querele temerarie". Alessandro Sallusti sara' processato a breve per direttissima in tribunale. Il direttore del Giornale e' accusato di evasione dopo che stamattina ha lasciato la sua abitazione dove doveva scontare gli arresti domiciliari. Poco prima dell'arresto Sallusti aveva detto alle telecamere di Tgcom24: "Ci siamo. Peccato che finisca cosi'. Peccato che sia finita cosi' - ha continuato - che siano entrati al giornale. Sono davvero incoscienti. Non si esegue l'arresto di un giornalista all'interno di un giornale". Sallusti si e' anche rammaricato della "categoria (dei giornalisti, ndr) che non ha avuto un sussulto". "E' una ferita", ha aggiunto "per tutti i noi, per 'Il Giornale', abituato a essere ferito, del resto il suo fondatore e' stato gambizzato. Siamo forti, ma mi dispiace per il nostro mestiere. Non doveva finire cosi'".

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