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Calcio. Spezia - A.S. Bari: Bari, brutto stop a La Spezia. Torna l'nicubo play out

Mister Torrente allenatore del Bari. (foto) ndr.

di Marcello Mancino

LA SPEZIA, 9 DIC. - Imprevista battuta d’arresto al “Picco” di La Spezia per il Bari che esce sconfitto per 3-2 , dopo tre risultati utili consecutivi che avevano dato un po’ di respiro alla classifica, deficitaria, dei biancorossi. Dopo la diciottesima giornata del campionato cadetto, invece, il Bari, dai due volti, è oggi tornato a -3 dalla zona calda registrando, forse, un passo indietro sul piano del gioco, almeno per quanto concerne il primo tempo. Bari sicuramente più vivo nella ripresa dove ha lottato e creato qualche importante occasione da rete. 

Importante, l’orgoglio dei ragazzi di Torrente che, sotto per ben due volte di due gol, non si sono smarriti, anzi, sono riusciti ad accorciare le distanze e a tenere sempre vivo il match. Incredibile l’occasione di Borghese che al 90’ avrebbe addirittura potuto segnare il gol del meritato pareggio. Invece, dobbiamo segnalare le solite amnesie difensive che sono costati sei gol subiti nelle ultime due partite e un punto solo guadagnato, nonostante i cinque gol all’attivo, come ha ammesso lo stesso Caputo intervistato al termine della partita: "Dispiace segnar tre gol contro il Sassuolo e non vincere, segnare due gol oggi e perdere la partita”. Sugli errori difensivi, sempre Caputo, ai microfoni di radio Puglia ha affermato:” Ultimamente prendiamo troppi gol e anche oggi abbiamo pagato delle disattenzioni in difesa”. 

Lapidario, in tal senso, anche il commento, a fine gara, dell’allenatore Torrente: "Abbiamo preso tre gol da oratorio. Due gol di testa da due giocatori che non sono di certo dei giganti…”. Ma, al di la della fase difensiva, questa squadra ha difficoltà nel gestire la partita, nel controllarla. Sembra essere costruita per creare gioco, non per difendersi. Infatti, quando la squadra smette di giocare, subisce gli avversari e quasi sempre, alla prima occasione, subisce anche gol. A questo proposito ecco il pensiero di mister Torrente: "Non siamo stati il solito Bari, abbiamo regalato un tempo a degli avversari tosti. Un primo tempo attendista, una caratteristica che non ci appartiene. Non abbiamo giocato a calcio, non abbiamo aggredito come siamo soliti fare e questo è il risultato". 

Altro aspetto da sottolineare è l’approccio mentale alla partita. Anche oggi, infatti, come al San Nicola contro l’Empoli (dove il Bari , in vantaggio di due gol al termine del primo tempo, subisce prepotentemente il ritorno degli ospiti nella ripresa perdendo addirittura la partita), il Bari ha staccato la spina per quarantacinque minuti, salvo poi improvvisamente riaccendersi una volta subito il gol. In tal senso anche il commento di Torrente al termine della partita: “Nonostante le mie raccomandazioni durante la settimana, i ragazzi non hanno mantenuto il giusto livello di tensione e si è visto. Abbiamo perso la concentrazione e, contro una squadra con così tanta qualità, abbiamo pagato… Ci siamo svegliati troppo tardi, ma, per quello che abbiamo fatto vedere nella seconda metà , avremmo meritato il pareggio". Il Bari deve ripartire dal secondo tempo di oggi. L’aspetto da evidenziare è sicuramente il carattere di questi ragazzi che sanno reagire. Guardando la partita si ha la sensazione che, anche sotto di tre gol, questo Bari sia capace di ribaltare il risultato, le sorti del match. Questa è una squadra giovane e, come tale, vanno considerati anche gli errori, che sono sostanzialmente di crescita. Nel bene o nel male questa squadra oggi avrebbe ventisei punti e starebbe in piena zona play out. Chi lo avrebbe detto ad inizio stagione? Ecco perché bisognerebbe essere equilibrati nei giudizi e soprattutto costruttivi. Questi errori sono da mettere in conto. In questo senso ci sentiamo di sottoscrivere le parole di Ciccio Caputo: "Dopo questa sconfitta non ci dobbiamo fasciare la testa, ma andare avanti e lavorare”. 

Quest’ultima affermazione del capitano del Bari sembra essere un richiamo sicuramente alla squadra, ma anche un invito ai tifosi e agli addetti ai lavori che, talvolta, dimenticano quanto di buono questi ragazzi (senza dimenticare il prezioso lavoro di Torrente) hanno fatto fin qui.



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