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Asus ritira l’Eee PC e stoppa la produzione di netbook: finisce un’era

di Redazione

BARI, 4 Gen. - Asus non darà più corso alla produzione di netbook e ritirerà dal mercato il popolare marchio Eee PC: l’inversione di rotta era nell’aria da tempo, ma adesso ha assunto i clismi dell’ufficialità. La scelta di stoppare la produzione di netbook da parte di Asus scandisce la fine di un’epoca: lo stesso colosso taiwanese aveva letteralmente inventato questo particolare tipo di device lanciandolo nel 2007. Ad un’iniziale ed incredibile boom di vendite ha fatto seguito un inesorabile declino. Come accennato, l’Asus Eee PC sarà il primo a fare le spese della nuova politica di Asus; è risaputo come sia il mercato a dettare legge scandendo tendenze e preferenze del pubblico. Le vendite di netbook erano calate a picco da tempo, la scelta di bloccare la produzione appare dunque una logica conseguenza. Accanto all’azienda taiwanese anche Acer dirà probabilmente addio alla produzione di questo tipo di device, il tutto dopo aver lanciato la linea Aspire One ed aver conquistato un’importante fetta del mercato. Quel mercato adesso non esiste più. Le cause del declino sono molteplici e palesi: nonostante possa subentrare una certa amarezza - il netbook aveva in fondo contribuito all’alfabetizzazione informatica di giovanissimi e non - ormai da tempo prodotti ibridi come smartphone e tablet Android avevano infatti scalzato dal mercato il prodotto, relegato a nicchie divenute col tempo oltremodo esigue. Il fattore scatenante che ha sancito la fine di questo tipo di device è tuttavia tecnico: la risoluzione 1024×600, presente nella stragrande maggioranza dei netbook di fascia bassa e media, non è supportata da Windows 8, il nuovo sistema operativo di Microsoft. La fine di qualcosa non rappresenta altro che un nuovo inizio, ecco che il tramonto del netbook spiana la strada all’era dei tablet



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