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Dia di Bari confisca beni per 500 mila euro al fratello di un boss del clan Strisciuglio

di Redazione

BARI, 4 Gen. (ADNKRONOS) - Beni ed immobili per un valore di circa 500 mila euro sono stati confiscati dagli agenti della Direzione Investigativa Antimafia di Bari al pluripregiudicato barese, Giovanni Valentino di 43 anni, ritenuto contiguo all'organizzazione criminale denominata ''clan Strisciuglio'', operante nella citta' di Bari e comuni limitrofi, dedita al traffico di sostanze stupefacenti, alle estorsioni e altro nonche' fratello di Giacomo, gia' figura di spicco del clan Strisciuglio ora collaboratore di giustizia. Il provvedimento di confisca e' stato emesso in base alla normativa antimafia dal Tribunale di Bari, Sezione per le Misure di Prevenzione, a conferma del sequestro eseguita dalla DIA di Bari di tre appartamenti ubicati nel quartiere Liberta' di Bari, un'auto e una moto di grossa cilindrata. Difatti, quei beni erano risultati non congrui con il complessivo patrimonio dell'intero nucleo familiare del pregiudicato che, come accertato dagli agenti della Dia, pur non presentando dichiarazioni per oltre un decennio e, quando presentate, di entita' cosi' esigua, non avrebbe consentito neanche la sopravvivenza del proprio nucleo familiare composto da cinque persone; al contrario, nel corso degli anni il 43enne barese aveva acquistato tre appartamenti nella zona considerata di influenza del clan Strisciuglio, intestandoli alla moglie - oggi separata - e ai figli, nonche' autovetture e motoveicolo di grossa cilindrata. Gli accertamenti patrimoniali eseguiti dalla DIA di Bari hanno dimostrato come la capacita' reddituale complessiva del pluripregiudicato fosse sproporzionata, proprio nel periodo di coinvolgimento nelle attivita' delinquenziali che ne hanno comportato la condanna a pene detentive nonche' la sottoposizione a misure di prevenzione personali. L'esecuzione del provvedimento di confisca eseguito dalla DIA rientra tra le attivita' investigative eseguite nell'ambito del Desk Interforze istituto presso la Procura della Repubblica di Bari, strumento creato per una coordinata e mirata aggressione ai patrimoni, accumulati illecitamente dalle diverse organizzazioni criminali operanti sul territorio. Gli accertamenti patrimoniali hanno dimostrato come la capacità reddituale complessiva del pluripregiudicato fosse sproporzionata.



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