Berlusconi-Bersani, pronto il duello sull'Europa
di Redazione
ROMA, 1 Feb. (AGI) - Silvio Berlusconi non molla la presa su Monti e la Merkel. Pier Luigi Bersani dice basta a "battute da due soldi" che mettono in difficolta' il Paese davanti all'Europa. I toni della campagna elettorale si vanno facendo sempre piu' aspri, e a sinistra la competition tra Vendola e Ingroia trova nuovi spunti in una sorta di confronto a distanza a colpi di interviste, con Vendola che non chiude a Rivoluzione Civile ma confessa di "non aver capito cosa sia" e Ingroia che rinfaccia al leader Sel di usare il centrosinistra "come un taxi".
Berlusconi chiede a Monti di "impegnarsi fortemente" in vista del vertice europeo sul bilancio Ue, tema sul quale "il presidente del Consiglio dovra' fortemente impegnarsi e io credo che su questo tema dovremmo imporci". "Bisogna spuntarla con il braccio di ferro con la Germania" sui poteri della Bce "altrimenti la realta' imporra' ai vari Paesi di uscire via via dall'Euro, con il rischio della fine dell'Eurozona", torna a dire anche oggi il Cavaliere che, evidentemente, non ha gradito il modo in cui Monti ne descrive l'immagine internazionale: "E' una falsita' che io sia isolato in Europa. Anzi, ero la persona piu' informata e preparata, mentre ora ci sono solo burocrati che leggono quanto preparato dai loro uffici", puntualizza.
"Bisogna stare attenti a questa battute da due soldi, perche' se avessimo fatto i conti che dovevamo fare dopo l'Euro, certamente la Germania avrebbe ben meno da rimproverarci e potremmo parlare con voce piu' chiara anche alla Germania", controbatte il segretario Pd. Pier Luigi Bersani incalza dicendo che "e' una vergogna che un Paese in difficolta' sia trattato a colpi di favole".
Capitolo Sel-Ingroia. L'ex pm presenta un gruppo di ex Sel che si uniscono a Rivoluzione Civile e attacca Nichi Vendola rimproverandogli di usare il centrosinistra "come un taxi" dal quale scendere dopo il voto. Antonio Ingroia, insieme a Leoluca Orlando, alla Camera affida ai 'defezionisti' dal partito di Vendola la spiegazione che "le primarie per la scelta dei candidati sono state finte" come dice Francesco Cantafia che accusa il leader Sel di aver "anteposto interessi privati a quelli collettivi".
"Non temo minimante la concorrenza con Ingroia. Penso che ci sia una parte di sinistra che considera legittimo e virutoso attaccare il Capo dello Stato. Per me, invece, la vera sfida e' il cambiamento e il buon governo", gli fa eco Vendola. A proposito di un eventuale accordo con Rivoluzione Civile, il leader Sel rileva di "non aver capito cosa sia quel movimento: Rivoluzione Civile e' una lista che ingloba Idv, Rifondazione, Verdi. Non so quale sia il collante e il minimo denominatore comune che li lega assieme e siccome non sappiamo che cosa e' - avverte - aspetterei".
La giornata e' segnata dall'ennesima querelle tra berlusconi e il Tribunale di Milano che rigetta il legittimo impedimento, per motivi elettorali, sul processo Mediaset. Gli avvocati di Berlusconi lasciano l'aula e il Cavaliere promette che "la situazione della giustizia italiana e' una patologia della nostra democrazia di cui, quando saremo al governo, dovremo prioritariamente occuparci".
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