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- Business center: un'attivita' in costante crescita

M. Costa. (foto)

di Massimo Costa

MILANO, 12 Mar. - Prosegue il cammino di crescita del settore dei business center, con la regia e il supporto tecnico di Assotemporary, l'Associazione dei temporary spaces. Ormai ultimato il lavoro della Commissione insediata c/o la Camera di Commercio milanese sul contratto-tipo per il settore, sta per partire il secondo round di confronto sui temi del codice deontologico e degli Usi. L'inserimento delle prassi operative, utilizzate nelle strutture adibite ad uffici temporanei, nella raccolta ufficiale degli Usi rappresenta un momento definitivo di riconoscimento giuridico di una categoria da oltre 40 anni sul mercato italiano. I primi business center nascono infatti negli anni '70 a Milano e progressivamente il settore raggiunge una piena maturità verso la metà degli anno '80. Negli ultimi quindici anni il numero è cresciuto molto, sebbene in termini inferiori alla tendenza europea e mondiale, pervenendo ad un totale di circa 220 operatori. In Italia c'è ancora una scarsa conoscenza del settore, perché in effetti soltanto una piccola parte di aziende italiane utilizza i servizi dei business center. Si pensi che nella sola città di Londra ne esistono circa 400 e che in Spagna, dove la popolazione è inferiore del 30%, a quella italiana, vi sono oltre 350 business center. Il business center, che in Assotemporary viene anche chiamato temporary office, è una struttura affine all'albergo, che invece di avere stanze per uso personale ha delle confortevoli e attrezzate stanze per lavorare. Centralizza molti servizi tecnologici e di segreteria in modo da sfruttare economie di scala: centrale telefonica, stampanti, segreteria, reception, connessioni telefoniche e internet. Dunque il cliente, azienda o professionista, si trova ad aver un'unico, veloce, dinamico interfaccia per quanto riguarda la gestione del suo ufficio, con risposte efficaci e precise. Il risparmio presso queste strutture, rispetto al tradizionale modo di gestire in autonomia l'ufficio, può arrivare anche al 40%.



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