Disgelo Turchia-Israele, Obama compie il "miracolo"

Barak Obama. (foto)

di Redazione

ANKARA, 23 Mar. (AGI) - L'ultima polemica si era scatenata agli inizi di marzo, quando Recep Tayyp Erdogan aveva equiparato sionismo e fascismo. Si e' trattato dell'ultimo episodio che ha inasprito la tensione tra Turchia e Israele, che oggi sembrano aver avviato dopo due anni il disgelo delle relazioni bilaterali grazie alla mediazione di Barack Obama, che ha lasciato lo Stato ebraico, in cui era stato in visita per tre giorni, con un piccolo ma significativo risultato diplomatico, utile a una Washington alleata sia di Ankara sia di Gerusalemme. E' stato il presidente americano a suggerire a Benjamin Netanyahu di scusarsi con la Turchia per le vittime causate dal blitz israeliano del 2010 contro una nave di attivisti turca diretta a Gaza. "Mi scuso per qualsiasi errore che possa aver causato perdite di vite nell'incidente della flotilla", ha detto il premier israeliano a proposito del raid che causo' la morte di nove persone, aggiungendo di essere d'accordo con la necessita' di risarcire le famiglie della vittime. Le dichiarazioni di Netanyahu sono arrivate dopo il colloquio telefonico con il premier turco, avvenuto con la mediazione di Barack Obama. Erdogan ha accettato le scuse e ha convenuto di ritirare le iniziative giudiziarie intraprese contro l'esercito israeliano. I due leader hanno anche concordato una normalizzazione dei rapporti. Erdogan, che ieri aveva incassato l'avvio del negoziato di pace con i curdi, oggi ha potuto sottolineare l'"importanza della forte amicizia e cooperazione tra i popoli israeliano e turco" Il sigillo finale alla distensione e' arrivato da Barack Obama. "Gli Usa tengono profondamente alla partnership con Turchia e Israele e pensiamo che un ritorno a relazioni positive tra questi due Stati sarebbe molto importante per la pace e la sicurezza nella regione", ha affermato il presidente americano in una nota della Casa Bianca. "Auspico che lo scambio di oggi tra i due leader permetta loro di impegnarsi in una stretta cooperazione e apra a nuovi scambi ed opportunita'", ha concluso il presidente Usa.