Bankitalia. Si riduce la ricchezza delle famiglie e calano i debiti
La sede di Bankitalia a Roma. (foto) ndr. |
di Redazione
ROMA, 28 Apr. (AGI) - "Il calo del reddito disponibile sta inducendo le famiglie a ridurre le attivita' finanziarie, comprese quelle sull'estero, e a contenere l'indebitamento". E' quanto afferma la Banca d'Italia nel Rapporto sulla stabilita' finanziaria. "La ricchezza complessiva lorda delle famiglie - sottolinea Bankitalia - e' in diminuzione". Secondo l'istituto "ad alleviare le difficolta' finanziarie dei nuclei familiari indebitati contribuisce la diminuzione dell'onere per il servizio del debito, dovuta alla moratoria sui mutui, al calo dei tassi di interesse a breve termine (cui sono indicizzati oltre i due terzi dei mutui immobiliari) e alla diffusione di forme contrattuali flessibili, che consentono ai mutuatari di modificare l'importo della rata senza costi addizionali".
IN ITALIA PROSEGUE RECESSIONE,PROGRESSI RISANAMENTO
"In Italia prosegue la recessione" ma "migliorano i saldi di finanza pubblica", scrive palazzo Koch. "In Italia - spiega Bankitalia - i rischi per la stabilita' finanziaria sono connessi con la contrazione dell'attivita' economica". Tuttavia, osserva l'istituto di Via Nazionale, "segnali positivi derivano dai progressi conseguiti nel campo della finanza pubblica, che rendono possibile l'abrogazione della Procedura per i disavanzi eccessivi da parte delle istituzioni europee, e dal miglioramento del saldo corrente della bilancia dei pagamenti, tornato positivo per la tenuta delle esportazioni, oltre che per il calo delle importazioni".
IN EUROPA RESTANO RISCHI PER STABILITA' FINANZIARIA
"In Europa rimangono rischi significativi per la stabilita' finanziaria". A mettere in guardia e' la Banca d'Italia nel Rapporto sulla stabilita' finanziaria. "Nell'area dell'euro - sottolinea Bankitalia - i timori di scenari estremi si sono diradati ma i rischi per la stabilita' finanziaria rimangono nel complesso elevati". Secondo l'istituto di Via Nazionale, "per i paesi piu' direttamente colpiti dalla crisi del debito, compresa l'Italia, il principale fattore di rischio e' rappresentanto dalla possibilita' che la recessione si protragga nel tempo, risentendo della spirale tra debolezza della domanda, rischio sovrano e riduzione della leva finanziaria delle banche".
IMPRESE SEMPRE PIU' IN SOFFERENZA, PESANO DEBITI P.A.
"Le condizioni finanziarie e di liquidita' delle imprese sono peggiorate; le difficolta' di rimborso dei prestiti bancari sono aumentate". E' l'allarme lanciato da via Nazionale. "La condizione delle imprese risente della fase ciclica negativa - sottolinea Bankitalia - pesa l'accumulo di crediti commerciali nei confronti delle amministrazioni pubbliche, oltre che la difficolta' di reperire finanziamenti. Benefici potranno derivare da una rapida attuazione del recente provvedimento sul pagamento di una prima parte dei debiti commerciali del settore pubblico".
PROSEGUE CONTRAZIONE CREDITO, PIU' COLPITE LE PMI
"Prosegue la contrazione del credito al settore privato. Vi contribuiscono sia il calo della domanda di prestiti sia l'intonazione restrittiva dell'offerta di finanziamenti da parte delle banche, a sua volta connessa soprattutto con la crescente rischiosita' dei prenditori e con la persistente frammentazione dei mercati della raccolta all'ingrosso", sottolinea la Banca d'Italia nel Rapporto sulla stabilita' finanziaria. "Per le piccole imprese le tensioni finanziarie sono accentuate dalla difficolta' di accedere a fonti di finanziamento esterne alternative al credito bancario".
CIPRO E STALLO ITALIA HANNO FRENATO MIGLIORAMENTO UE
"La crisi del sistema bancario a Cipro e l'incertezza politica in Italia hanno contribuito a interrompere il miglioramento delle condizioni finanziarie in Europa", scrivono da via Nazionale.
"Le ripercussioni sui mercati - osserva Bankitalia - sono state tuttavia contenute dai progressi compiuti in piu' paesi nel processo di aggiustamento fiscale, dal cammino verso un sistema di vigilanza bancaria unico, dal perdurare degli effetti stabilizzanti dell'approvazione del programma Outright Monetary Transactions da parte della Banca centrale europea nel settembre dello scorso anno. Nelle settimane piu' recenti si e' registrato un parziale rientro delle tensioni".
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