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Everest: "rissa terrificante" ad alta quota tra alpinisti europei e sherpa nepalesi; "volevano ucciderci"

Il percorso della scalata dell'Everest. (foto) ndr.

di Redazione

KATHMANDU, 29 Apr. (AGI) - Brutto incidente ai campi alti dell'Everest, sabato pomeriggio: e' scoppiata una rissa gigantesca tra tre alpinisti europei, tra i quali il bergamasco Simone Moro, e le guide nepalesi. Moro, che ha raccontato i fatti a Montagna.tv, ha detto che gli sherpa li hanno "aggrediti e minacciati di morte". La zuffa, definita "terrificante" da testimoni occidentali sul posto, ha indotto le autorita' nepalesi ad avviare un'indagine. L'italiano, un habitue' dell'Everest che ha scalato quattro volte, lo svizzero Ueli Steck, e il fotografo Jon Griffith - che avrebbe dovuto documentare il loro tentativo di scalare la cima da una rotta nuova e senza ossigeno supplementare - avevano lasciato il campo 2 per raggiungere al Campo 3 basso la loro tenda, a circa 7.200 metri, sulla parete ovest del Lhotse. Ma contemporaneamente "un team di sherpa di alta quota - racconta il sito Montagna.tv - stava attrezzando con le corde fisse la parete e ha chiesto agli alpinisti di non toccare le corde fino a quando lavoravano". "Gli sherpa hanno detto al team di non salire sopra di loro mentre essi fissavano le corde, ma loro lo hanno fatto ugualmente. A quel punto e' caduto il ghiaccio che ha colpito gli sherpa e questo li ha fatti infuriare", ha raccontato un testimone oculare. "Superare le corde non ha interferito in alcun modo con il loro lavoro", si difendono gi alpinisti occidentali. "Gli alpinisti salivano slegati e senza usare le corde e quindi nessuna corda si e' aggrovigliata a un'altra. Inoltre, essendo passati sotto il loro capo, non avrebbero potuto colpirlo facendo cadere addosso ne' neve ne' ghiaccio". Ma gli sherpa evidentemente hanno dato una diversa lettura dell'accaduto e qualche ora piu' tardi una folla di nepalesi inviperiti ha preso d'assalto le tende degli alpinisti, lanciando pietre fino a che gli occidentali sono usciti fuori: ne e' seguito un alterco e sono volati spintoni, pugni e calci. "Era terrificante: quasi ne siamo rimasti uccisi", ha raccontato ancora il testimone. Secondo Montagna tv, i tre alpinisti devono la loro vita "a un piccolo gruppo di occidentali che ha fatto da cuscinetto tra la folla fuori controllo e gli alpinisti".





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