Governo. Aboliti i finanziamenti pubblici ai partiti
Palazzo Chigi. (foto) ndr. |
di Redazione
BARI, 31 MAG. - Il Consiglio dei ministri ha approvato oggi un disegno di legge per l’abolizione del finanziamento pubblico e per la regolamentazione della contribuzione volontaria ai partiti politici. Il testo prevede che in sostituzione del finanziamento pubblico entrerà in funzione un nuovo sistema che si fonderà sulla contribuzione volontaria da parte dei privati e che si potrà effettuare attraverso detrazioni e donazione del 2×1000 della propria imposta sul reddito. Potranno essere ammessi ad ottenere il finanziamento privato in regime fiscale agevolato i partiti politici che abbiano conseguito, nell’ultima consultazione elettorale, almeno un rappresentante eletto alla Camera dei deputati o al Senato della Repubblica o in un’assemblea regionale, o che abbiano presentato, nella stessa consultazione elettorale, candidati in almeno tre circoscrizioni per le elezioni per il rinnovo della Camera dei deputati o in almeno tre del Senato della Repubblica o delle assemblee regionali, o in almeno una circoscrizione dei membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia. Le erogazioni liberali in denaro, effettuate dalle persone fisiche in favore dei partiti politici, avranno dall’imposta lorda una detrazione pari al 52 per cento per importi compresi fra 50 euro e 5mila euro annui, e al 26 per cento (stessa percentuale di detrazione riservata per erogazioni alle onlus) per importi tra i 5.001 e i 20mila euro.
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