Draghi, "la ripresa si allontana". E le borse calano
Mario Draghi. (foto) ndr. |
di Redazione
ROMA, 6 GIU. (AGI) - La ripresa nell'Eurozona si allontana: prospettive di recupero dell'attivita' economica arriveranno piu' in la' nel 2013. A dirlo il presidente della Bce, Mario Draghi. L'Eurotower infatti ha tagliato nuovamente le stime di crescita nella zona euro per il 2013 a -0,6% (contro -0,5%).
Riviste lievemente al rialzo quelle per il 2014 a +1,1%.
"L'approccio accomodante della politica monetaria, insieme al significativo miglioramento dei mercati finanziari da meta' del 2012, dovrebbe contribuire a sostenere le prospettive di una ripresa economica nella parte finale dell'anno", ha detto Draghi. Il recente miglioramento delle condizioni dei mercati finanziari "non deve rendere ottimisti" i governi dell'Eurozona, che non devono, su tale base "rilassare le proprie politiche fiscali senza riforme strutturali".
TECNICAMENTE PRONTI A TASSI SU DEPOSITI NEGATIVI
La Bce e' "tecnicamente pronta" a portare in territorio negativo i tassi di interesse sui depositi, attualmente a livello zero, ha garantito Draghi. "Non prendiamo mai impegni in anticipo ma tutto il lavoro di preparazione per avventurarci nei tassi negativi e' stato compiuto", ha aggiunto Draghi, "se cio' verrebbe combinato con altre misure, non sono nella posizione di dirlo".
MEA CULPA FMI? DRAGHI, SPESSO SONO ERRORI DI PROIEZIONE
I 'mea culpa' come quelli pronunciati oggi dal Fondo Monetario Internazionale sull'austerity che ha impoverito l'economia greca "sono spesso errori di proiezione storica" ha affermato Draghi, affermando ironicamente che "una cosa buona di questo documento del Fondo e' che questa volta non viene criticata la Bce". "Non si puo' giudicare lo ieri con gli occhi di oggi", ha aggiunto.
"La Grecia ha compiuto un aggiustamento straordinario e le vanno riconosciuti progressi impensabili pochi anni fa".
"Non possiamo dimenticarci che 4 o 5 anni fa, quando iniziammo a discutere del caso greco, la situazione era molto peggiore, ricordatevi la paura del contagio e l'alta volatilita' sui mercati".
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