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Fieg. Nel 2012 calo della pubblicità, ok solo il settore web

Il Presidente della FIEG Giulio Anselmi. (foto) ndr.

di Redazione

ROMA, 5 GIU. - Giulio Anselmi, Presidente della Fieg, Azzurra Caltagirone e Stefano De Alessandri, Vicepresidenti, hanno presentato oggi 5 giugno, alle ore 11,30, lo studio annuale “La Stampa in Italia” (negli anni 2010-2012), curato dalla Federazione italiana editori giornali. La sede della Fieg di Via Piemonte 64 a Roma ha ospitato l’evento nel corso del quale è stato illustrato lo stato dell’informazione giornalistica quotidiana e periodica in Italia e le proposte di intervento degli editori per il settore. Riassumendo i contenuti dell'incontro il 2012 e' stato il peggiore anno degli ultimi venti per la pubblicita': per la prima volta dal 2003 si e' scesi sotto gli 8 miliardi di euro (7,442), con un calo del 14,3% rispetto all'anno precedente. E i dati relativi agli investimenti pubblicitari nel primo trimestre del 2013 segnalano un ulteriore peggioramento della crisi del mercato pubblicitario in generale (-18,9%) e degli investimenti sulla stampa in particolare: -22,3% per i periodici e -26,1% per i quotidiani. E' quanto emerge dallo studio Fieg 'La stampa in Italia 2010-2012'. Tutti i mezzi di comunicazione a eccezione di internet, che ha registrato un aumento del 5,3%, evidenziano un calo, particolarmente accentuato nel settore della stampa. Sulla stampa gli investimenti pubblicitari diminuiscono del 17,6% sui quotidiani, del 18,4% sui periodici. In tv gli investimenti pubblicitari sono diminuiti del 15,3% e in radio del 10,2%. Negli ultimi cinque anni dunque, il settore della stampa ha perso il 33,6% degli investimenti pubblicitari. Una percentuale inferiore e' quella complessiva della tv, che si attesta al 20%, con la conseguenza, sottolinea la Fieg, di un'accentuazione dello storico squilibrio del mercato pubblicitario italiano a favore del mezzo televisivo.





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