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Turchia. Erdogan 'gela' manifestanti, "il parco Gezi sara' eliminato"

I manifestanti in Turchia. (foto) ndr.

di Redazione

TUNISI, 6 GIU. - Nonostante le proteste di migliaia di turchi contro il suo progetto, Recep Tayyp Erdogan andra' avanti con il progetto di eliminazione del parco Gezi a Istanbul. Lo ha detto il primo ministro turco conversando con i giornalisti a Tunisi, dove si trova in visita ufficiale. Una protesta che dura da una settimana che vede scendere in campo anche gli intellettuali: "Il parco Gezi e' il castagno di tutta Istanbul", dice il premio Nobel per la Letteratura Orhan Pamuk che ricorda la difesa che la propria famiglia fece di un castagno centenario che le autorita' volevano tagliare. Lo ha fatto in un articolo sul quotidiano turco Hurryiet, scagliandosi contro il governo "autoritario e opprimente". Ieri centinaia di migliaia di persone hanno fermato la loro attivita' per chiedere al governo che rispetti i manifestanti che chiedono un cambiamento nello stile autoritario di Erdogan. Lo sciopero e' stato convocato dalla Confederazione dei Sindacati di Lavoratori Pubblici, La Confederazione dei Sindacati Rivoluzionari dei Lavoratori, il Collegio Ufficiale dei Medici di Turchia, e l'Unione dei Collegi di Ingegneri e Architetti. Membri di Anonymous hanno reso noto di aver violato i sistemi di sicurezza del governo turco e aver ottenuto materiale confidenziale dello staff nell'ufficio del premier. Una fonte dell'ufficio di Erdogan ha confermato che la posta elettronica di alcuni dipendenti ha subito un attacco di 'phishing', ma che le vittime sono state immediatamente 'disconnesse' dalla rete. Tramite Twitter, gli attivisti - che si definiscono membri di Anonymous Turchia - hanno fatto sapere di non aver reso pubblico nessun numero di telefono e che metteranno a disposizione le password delle e-mail solo degli indirizzi che non hanno informazioni riservate. I manifestanti turchi hanno chiesto al vicepremier, Bulent Arinc, le dimissioni dei capi della polizia di Istanbul e di Ankara, dove la repressione delle proteste e' stata violentissima. "I responsabili delle violenze e della repressione devono andarsene", ha riferito un portavoce di un gruppo di manifestanti ai giornalisti. Il bilancio delle proteste e' di quattro morti e oltre 4mila feriti. Oggi un poliziotto turco e' rimasto ucciso durante le proteste antigovernative nella provincia meridionale turca di Adana. E' la prima vittima tra le forze dell'ordine da quando una settimana fa sono iniziate le manifestazioni contro il premier Recep Tayyip Erdogan. Ieri e' deceduto il manifestante rimasto ferito domenica. Il quotidiano 'Hurriyet Daily News', citando fonti dell'Associazione medica turca, ha poi dato la notizia della morte di Ethem Sarisuluk, raggiunto da un colpo d'arma da fuoco alla testa. Le altre due vittime sono un 22enne rimasto ucciso ad Hatay e un altro giovane, ucciso durante i disordini a Istanbul.





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