Spazio pubblicità disponibile

Ultim'Ora

Bari. Il coordinamento istituzionale approva la rendicontazione del Pdz e la relazione sociale 2012

L'ingresso del Comune di Bari. (foto) ndr.

di Redazione

BARI, 24 LUG.Il Coordinamento istituzionale dell’Ambito territoriale di Bari, presieduto dall’assessore al Welfare Ludovico Abbaticchio e riunitosi questa mattina presso l’Ufficio di Piano di Zona in presenza dei rappresentanti della ASL di Bari, della Provincia di Bari e dell’assessorato alle Politiche Educative del Comune di Bari, ha approvato all’unanimità la rendicontazione del Piano Sociale di Zona dell’anno 2012 e la Relazione Sociale 2012 illustrata alla stampa lunedì mattina. Gli incontri con le organizzazioni sindacali e con il partenariato economico e sociale hanno rappresentato le tappe propedeutiche per la condivisione dei contenuti della rendicontazione del Piano Sociale di Zona dell’anno 2012 e della Relazione Sociale 2012, che hanno portato poi alla ratifica degli stessi da parte del coordinamento istituzionale. Il Piano sociale di Zona rappresenta infatti il principale strumento di pianificazione e programmazione delle politiche sociali cittadine e di costruzione del sistema integrato di interventi e sevizi sociali. Per questa ragione l’assessorato al Welfare del Comune di Bari ha inteso qualificare al meglio il percorso di condivisione dei risultati conseguiti, al fine di favorire il confronto e la verifica sulla sua attuazione. L’assessore al Welfare ha espresso soddisfazione per l’attuazione e l’operatività dell’annualità 2012 del Piano Sociale di Zona e, dopo aver evidenziato la significatività degli obiettivi raggiunti, ha sottolineato i rischi del prossimo futuro in quanto, a causa del taglio dei trasferimenti, il bilancio di previsione che si andrà ad approvare potrebbe subire una decurtazione di sei milioni di euro sulle attività dell’area sociale. “È necessario comprendere che le attività del welfare sono investimenti sociali e non mera spesa - ha dichiarato Abbaticchio -. Le persone non sono cartelle sociali o cliniche, non sono mattoni o strade da riparare. Pensare di “tagliare la spesa” sul welfare significa non comprendere che le attività sociali significano economia, posti di lavoro, servizi ai cittadini, incremento del benessere. Investire nel sociale vuol dire anche risparmio economico e lavoro”. Le risorse disponibili sono sempre più esigue, e comunque inferiori al reale ed effettivo fabbisogno dei territori. In questo quadro viene richiesto ai Comuni di incrementare l’attenzione sull’efficacia e sull’efficienza dei diversi servizi erogati. Anche questo è un elemento che giustifica l’attenzione che deve essere dedicata al tema, in quanto l’integrazione dei sistemi sociali e del sistema sanitario certamente risponde alla sfida lanciata in un momento in cui non vi sono grandi risorse economiche da investire, ma sono in aumento le richieste di intervento da parte dei cittadini. Una maggiore attenzione dovrà essere data alla lotta alla povertà. L’impegno del Comune di Bari e dell’assessorato al Welfare è quello di contrastare il fenomeno delle povertà, intese anche come nuove povertà di famiglie monoreddito in CIG, donne separate con figli a carico, persone sole senza sostegno della rete familiare che hanno perso il lavoro, adulti disoccupati over 45 di lunga durata, nuclei familiari che hanno perso il lavoro o qualsiasi fonte di reddito, persone che hanno in corso sfratti di tipo esecutivo. Tale impegno, tuttavia, deve essere realizzato in una accezione moderna. A tal fine appare necessario avviare una fase di riflessione che deve coinvolgere tutta la cittadinanza: l’avvio di percorsi di inclusione sociale e lavorativa deve essere lo strumento ordinario e non straordinario, mentre l’aiuto di carattere economico deve divenire lo strumento straordinario e temporaneo. Dal punto di vista delle risorse impiegate nell’attuazione del Piano Sociale di Zona 2010-2013 e, in particolare nel 2012, considerando le risorse già impegnate nel corso del biennio di attuazione del Piano Sociale di Zona, che ammontano a complessivi 83,8 €/mln, con le ulteriori risorse impegnate nel 2012, pari a 47,7 €/mln, si raggiunge un totale di risorse impegnate pari a 131,4 €/mln, rappresentati per il 73% da fondi comunali - che ammontano a 95,5 €/mln - e per il restante 27% da trasferimenti dallo Stato, dalla Regione e da altre risorse pubbliche - che ammonta a 36,0 €/mln. A livello complessivo, nel triennio 2010-2012, le risorse impegnate hanno finanziato interventi che rappresentano obiettivi di servizio prefissati dalla Regione Puglia per un importo di 70,9 €/mln e un’incidenza del 54,0% mentre per 60,5 €/mln e un’incidenza del 46,0% hanno coperto interventi che non costituiscono obiettivi di servizio. Dall’analisi proposta, appare evidente il contributo finanziario preponderante dell’Ambito di Bari che per circa tre quarti della spesa complessiva sostiene con le proprie risorse l’attuazione degli interventi programmati con il Piano sociale di Zona 2010-2013. Al di là dei risultati raggiunti fino al 2012, resta la preoccupazione per il taglio dei trasferimenti dallo Stato e la speranza è quella di veder garantito un efficace intervento da parte della Regione nell’ambito della sussidiarietà per far fronte con opportuni strumenti al progressivo impoverimento della città.





Nessun commento