Cina: giustiziato il "Madoff cinese", famiglia tenuta all'oscuro
Zeng Chengjie. (foto) ndr. |
di Redazione
PECHINO, 16 LUG. - Zeng Chengjie, l'imprenditore al centro di uno scandalo finanziario noto come il "Madoff cinese", e' stato giustiziato venerdi' con un'iniezione letale.
La notizia dell'esecuzione e' stata comunicata ai suoi familiari solo dopo la cremazione della salma.
Zeng era stato condannato per frode finanziaria e raccolta illegale di fondi. Proveniente da una famiglia di umili origini, aveva raggiunto il successo come costruttore immobiliare diventando popolarissimo nello Hunan, provincia centro-meridionale della Cina. Per finanziare i suoi mega-progetti edilizi, compresi monumenti e strutture pubbliche, aveva raccolto fondi dai privati frodando oltre 57mila investitori per 2,8 miliardi di yuan (347 milioni di euro), 1,7 miliardi dei quali poi risarciti. La figlia di Zeng ha postato su Weibo, il piu' popolare social network cinese, la sua protesta per il processo a cui il padre era stato sottoposto e per la sua condanna a morte. La donna accusa le autorita' locali di avere sostenuto i progetti del padre fino al 2009, quando avevano cominciato a ritirarsi diffondendo il panico tra gli investitori privati. A quel punto, secondo la versione della figlia, il padre era rimasto l'unico responsabile dei reati commessi. Dalla vicenda e' nata anche una polemica su Weibo, tra la Corte Intermedia di Chagnsha e gli internauti cinesi: il tribunale sostiene in un post che non esiste una legge per la quale la famiglia del condannato debba assistere all'esecuzione del proprio caro; i secondi affermano che la Corte Suprema aveva invece emesso un'interpretazione della legge che dava il diritto ai familiari di essere presenti all'esecuzione. Il tribunale di Changsha aveva poi eliminato il proprio messaggio, anche se troppo tardi, quando molti internauti avevano gia' fatto uno screen-shot del post, a testimonianza dell'atteggiamento superficiale del tribunale riguardo al caso.
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