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Rapporto Inps. "Quasi meta' dei pensionati prende meno di 1. 000 euro"

I conti delle pensioni. (foto) ndr.

di Redazione

ROMA, 16 LUG. (AGI) - Quasi la meta' degli oltre 15 milioni di pensionati prende meno di 1.000 euro e circa un terzo tra i 500 e i 1.000 euro. E' quanto emerge dal rapporto annuale dell'Inps 2012, il primo redatto dopo l'incorporazione di Inpdap ed Enpals. Nel dettaglio il 14% degli individui (2,2 milioni) riceve una o piu' prestazioni per un importo inferiore ai 500 euro mentre il 31% (4,9 milioni) ottiene pensioni comprese tra 500 e 1.000 euro. Un ulteriore 25% di beneficiari (3,9 milioni) percepisce redditi compresi tra 1.000 e 1.500 euro mensili e il restante 30% (4,7 milioni) riceve pensioni di importo mensile superiore a 1.500 euro. Il reddito pensionistico medio mensile e' di 1.269 euro (1.518,57 euro per gli uomini e 1.053,35 euro per le donne). Il 73% dei percettori prende una sola pensione per un valore medio mensile di 1.196 euro (media tra 876 euro per le donne e 1.486 euro per gli uomini); il restante 27% cumula due o piu' pensioni con un reddito medio di 1.468 euro al mese. L'importo medio mensile delle prestazioni previdenziali Inps e' di 881 euro, quello delle pensioni ex Inpdap e' di 1.725 euro e quello delle pensioni ex Enpals di 1.175 euro. A determinare le differenze di importo, spiega l'Inps, sono diversi fattori "quali una maggiore discontinuita' lavorativa nel privato rispetto al pubblico, un maggior numero di pensioni di vecchiaia calcolate su minimi contributivi, una maggiore presenza di donne pensionate e un elevato numero di pensioni indirette liquidate nella gestione privata". Il gruppo piu' numeroso di pensionati e' rappresentato dai titolari di sole pensioni di vecchiaia e anzianita' (8,8 milioni con un reddito pensionistico medio di 1.417 euro mensili), seguiti da coloro che ricevono almeno due pensioni di tipo previdenziale non della stessa specie (circa 2 milioni con in media 1.466 euro al mese). I beneficiari di sole pensioni assistenziali sono 1,4 milioni e ricevono mediamente 488 euro medi mensili e i percettori di prestazioni assistenziali associate a prestazioni di tipo previdenziale sono 1,6 milioni, con importi medi mensili pari a 1.472 euro. Infine, vi sono i titolari di sole pensioni ai superstiti (circa 1,4 milioni che percepiscono mediamente 856 euro mensili) e i beneficiari di sole pensioni di invalidita' previdenziale (607mila), con importi medi di 789 euro al mese. Il 40% dei maschi percepisce una sola pensione erogata dal Fondo pensioni dei lavoratori dipendenti con importi medi mensili di 1.570 euro; la corrispondente quota per le femmine e' del 30% con importi medi mensili di 826 euro. Un ulteriore 21% di pensionati maschi percepisce una sola pensione a carico di una delle gestioni degli autonomi; tale quota scende al 14% se si osservano le femmine. I redditi pensionistici medi variano da 590 euro al mese per le femmine dei coltivatori diretti, coloni e mezzadri a 1.209 euro dei maschi della gestione dei commercianti. Tra i beneficiari di due o piu' pensioni i maschi sono il 17% e le femmine il 35%, con importi medi mensili pari, rispettivamente, a 1.673 euro per i primi e 1.380 euro per le seconde. Nelle regioni settentrionali si concentra circa la meta' dei titolari di prestazioni pensionistiche (48%), il 32% risiede al Sud e il restante 20% al Centro. I redditi pensionistici medi superano il valore nazionale del 5% al Nord e del 7% nelle regioni centrali, mentre nel Mezzogiorno si presentano inferiori del 13% rispetto alla media nazionale. La quota maggiore di beneficiari di trattamenti pensionistici (76%) ha piu' di 64 anni e percepisce redditi pensionistici decrescenti a partire dalla classe di eta' 65-69 anni con 1.376 euro medi mensili fino a 1.244 euro per gli ultra 80enni. Il valore di reddito piu' elevato si riscontra nella fascia 60-64 anni (1.501 euro) in cui si colloca il 14% dei soggetti.





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