Spagna. Strage di pellegrini, 77 morti Treno deraglia a 220 km/h
Il treno deragliato in Spagna. (foto) ndr. |
di Redazione
ROMA, 25 LUG. - Santiago de Compostela (Spagna), 25 lug. - Disastro farroviario senza precedenti in Sapgna: 77 persone, soprattutto pellegrini diretti a Santriago de Compostela per la festa di San Giacomo di oggi, e 140 feriti a seguito del deragliamento di ieri sera de3l treno Alta velocita'. E' giallo, intanto, sulla presenza di italiani tra i passeggeri. Lo riporta il quotidiano 'El Mundo' secondo cui a bordo vi era un "gruppo di giovani italiani. Le autorita' spagnole - scrive il quotidiano iberico nell'edizione on line - sono in contatto con il governo italiano affinche' avverta le famiglie". Alla Farnesina, pero', non risulta che vi fosse un gruppo di italiani a bordo: "Il nostro ambasciatore e' sul posto", fanno sapere dalla sala stampa, "e sta verificando la presenza di almeno un italiano tra i passeggeri". Improvvisamente, un botto, come il rumore di un'esplosione. Poi, il silenzio della morte. La testimonianze dei sopravvissuti del disastro ferroviario di Santiago de Compostela, dove il deragliamento di un treno ha fatto almeno 77 morti e 140 feriti, convergono solo su questo punto. "E' stato come un terremoto", racconta Francisco Otero, 39 anni, che vive con la famiglia poco distante dai binari. "Ero a casa e ho sentito il rumore di un'esplosione", conferma Maria tersa Ramos, 62 anni, anche lei del posto, "poi ho visto del fumo".
L'incidente, per il quale il momento esclude l'ipotesi di un attentato, e' accaduto alle 8.42 di ieri sera. A bordo del treno c'erano 218 passeggeri. Almeno 74 sono morti sul posto, quattro sono stati trasferiti in ospedale ma non ce l'hanno fatta. La scena che i soccorritori si sono trovati di fronte rasentava l'apocalisse: quattro carrozze erano impilate una dentro l'altra, e pressate come una fisarmonica. Un'altra era stata scagliata lontano e uno degli ultimi vagoni si era stabilizzato in una quasi impossibile posizione verticale.
"Quando sono arrivato sul posto", continua Otero, "la prima cosa che ho visto e' stato il corpo di una donna. Ma cio' che piu' ha catturato la mia attenzione e' stato il silenzio che regnava introno, poi il fumo e del fuoco. Con i miei vicini abbiamo cercato di tirar fuori la gente intrappolata aiutandoci con mazze, picconi e seghe a mano. Era una situazione completamente irreale". Il treno, un modello Alvia i grado di viaggiare sia sui binari dell'alta velocita' che su quelli normali, aveva lasciato Madrid e si dirigeva verso Ferrol. A Santiago erano in corso i preparativi per la festa di Giacomo, santo patrono della citta' galiziana, e che sono stati sospesi.
Sul treno potrebbero esservi numerosi passeggeri diretti proprio alla festa e Santiago e' meta' del "Cammino", storico pellegrinaggio che si protrae dal Medioevo. La velocita' alla quale viaggiava nel punto in cui e' poi deragliato era, secondo una prima ricostruzione, di 220 km orari: sarebbe stata questa la causa dell'incidente, ma, ha avvertito la compagnia ferroviaria Renfe, e' ancora troppo presto per accertarlo.
"C'e' un'inchiesta in corso e bisogna attenderne gli esiti", ha sottolineato, "sapremo dell'esatta velocita' quando saremo in grado di consultare la scatola nera". "Alta velocita' mortale", titola El Mundo, ricordando che in quella zona urbana, a circa 4 chilometri dalla stazione di Santiago, in piena curva, la velocita' consentita e' di 80 km orari. El Pais, l'altro grande quotidiano spagnolo, afferma che il correva a 180 km orari. Il primo ministro, Mariano Rajoy, visitera' oggi il luogo dell'incidente. Rajoy, originario di Santiago, aveva espresso gia' ieri la propria "solidarieta'" alle vittime e ai loro parenti.
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