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Bari. UIL Puglia: “AdP, cambia il direttore, ma la musica non cambia"

Il logo di UIL Puglia. (foto) ndr.
Il modello gestionale è sempre lo stesso: si penalizza il lavoro dipendente, ma non ci si pone il problema di ridare efficienza al sistema aeroportuale e di tagliare i costi esosi della classe dirigente 

di Redazione

BARI, 29 AGO. - “Cambia il maestro d’orchestra, ma la musica è sempre la stessa”. Aldo Pugliese, Segretario Generale della UIL di Puglia e di Bari, si riferisce alla gestione di Aeroporti di Puglia, che “mentre mantiene rapporti di lavoro scandalosi con i propri dipendenti, non si preoccupa della principale criticità, ovvero la necessità impellente di rendere finalmente efficiente ed efficace l’attività del trasporto aereo sul territorio regionale”. “Nelle regioni settentrionali – prosegue Pugliese – si mettono in atto distretti aeroportuali volti a creare un sistema di trasporto aereo competitivo a livello europeo. Intanto, qui in Puglia, due aeroporti su quattro, peraltro strategici dal punto di vista economico ed infrastrutturale, restano inattivi e i due funzionanti vedono calare in maniera preoccupante il flusso passeggeri, il che si riflette anche dal punto di vista finanziario sulle sorti di AdP. E, a tal riguardo, non tragga in inganno la tanto pubblicizzata chiusura in attivo (1 milione di euro) del bilancio 2012, giacché troppo in fretta si è dimenticato che è stata la Regione a sborsare, di tasca propria, ovvero nostra, i 12 milioni per incentivare la compagnia Ryanair. Come dire: si privatizzano gli utili e si socializzano le perdite”. “Aeroporti di Puglia – attacca Pugliese – pensa che l’unico sistema gestionale applicabile si quello che prevede lo sfruttamento, fino allo sfinimento, dei lavoratori dipendenti, applicando le più svariate tipologie di contratti. Tuttavia non si procede mai a una seria verifica e al conseguente, corposo taglio degli stipendi della classe dirigente. Da quanto si è appreso a mezzo stampa, ultimamente è andato in scena qualche piccolo sacrificio, che certamente, però, non ha intaccato le privilegiate condizioni che i dirigenti di AdP continuano a conservare. All’uopo – conclude il Segretario Generale della UIL regionale – sarebbe opportuno rendere pubblico l’importo della buonuscita erogata all’ormai ex presidente di AdP, Di Paola”.





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