Birra Morena - Birra Winner

Ultim'Ora

Estero. Hollande, pronti anche senza GB "Attacco entro mercoledi'"

Obama e Hollande. (foto) ndr.

di Redazione

PARIGI, 30 AGO. (AGI) - La Francia e' pronta a partecipare ad un'eventuale azione armata contro il regime siriano anche senza la Gran Bretagna e l'attacco e' possibile entro mercoledi'. Lo ha affermato il presidente Francois Hollande, precisando tuttavia che la Francia non si muovera' senza un'adeguata base giuridica che giustifichi l'intervento. Hollande ha ribadito che il crimine commesso dal regime non puo' restare impunito. In una intervista al quotidiano Le Monde, il presidente francese ha spiegato assicurato che sosterra' un'azione punitiva "ferma" per un attacco che ha causato un "danno irreversibile" al popolo siriano. Commentando il voto del Parlamento britannico, che ha bocciato la mozione interventista del premier David Cameron, Hollande ha affermato che "ogni Paese e' sovrano e decide se partecipare o meno ad una operazione. Questo vale per la Gran Bretagna e per la Francia". 

USA, DECISIONE SU ATTACCO SOLO PER NOSTRI INTERESSI 

Gli Usa hanno precisato che ogni decisione su un eventuale attacco in Siria sara' presa solo nell'interesse americano. Dopo che il Parlamento britannico ha bocciato una mozione del premier David Cameron in favore dell'azione militare contro il regime, un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale Usa ha affermato che "un eventuale decisione del presidente Barack Obama sara' presa solo nei migliori interessi degli Usa. Obama crede che ci siano in gioco interessi fondamentali per gli Stati Uniti e, inoltre, i Paesi che violano le leggi internazionali sulle armi devono renderne conto". 

MILIBAND, INTERVENTO NON E' PIU'IN AGENDA 

"Un intervento militare britannico in Siria ora non e' piu' in agenda". Cosi' il leader laburista all'opposizione Ed Miliband dopo che il Parlamento britannico ha bocciato una mozione del premier David Cameron a favore di un azione militare contro il regime di Assad. Ieri in giornata i laburisti avevano annunciato che avrebbero votato contro la mozione, definendola "piuttosto opaca" e silente sulla necessita' di avere le prove che il presunto attacco chimico del 21 agosto sia stato ordinato dal presidente siriano. 

30 PARLAMENTARI CONSERVATORI HANNO VOTATO CONTRO CAMERON 

Sono una trentina i deputati conservatori che hanno votato contro la mozione del premier britannico David Cameron bocciata dal Parlamento britannico a sostegno di un eventuale intervento militare in Siria. E' la stima fatta dai quotidiani inglesi, secondo cui i liberaldemocratici "ribelli" sono stati 9. Il loro voto e' stato decisivo, visto che la mozione e' stata bocciata con appena 13 voti di scarto, 285 no e 272 si'. Al momento del voto in Parlamento mancavano o non si sono espressi 31 deputati Tories e 14 liberaldemocratici. Tra i primi mancavano il ministro per la Cooperazione internazionale Justine Greening e il sottosegretario agli Esteri Mark Simmonds, entrambi conservatori: i due si trovavano in una sala adiacente all'Aula e non hanno sentito la campana che convocava i deputati a votare. 

MOSCA, CONTRARI A OGNI RISOLUZIONE ONU SU USO FORZA 

"Mosca e' contraria a qualsiasi risoluzione del Consiglio di sicurezza Onu, che possa essere usata per un'azione di forza contro la Siria". Lo ha dichiarato a Itar Tass il viceministro degli Esteri russo, Ghennadi Gatilov. Come affermato in precedenza dallo stesso Gatilov, "in questa fase e' necessario prendere tutte le misure necessarie per prevenire un possibile sviluppo negativo della situazione o qualsiasi azione militare contro la Siria". "Ora stiamo lavorando su questo - ha aggiunto - a questo sono diretti i nostri sforzi".





***Questo Spazio pubblicità è in vendita***

Nessun commento