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Estero. Gli Usa: "Assad la paghera'" Salta la riunione con la Russia

Il Segretario John Kerry. (foto) ndr.

di Redazione

WASHINGTON, 27 AGO. - E' saltata in extremis la prevista riunione di domani all'Aja tra delegati di Stati Uniti e Russia per rilanciare la piu' volte rinviata conferenza internazionale di pace sulla crisi siriana, la cosiddetta Ginevra 2. Fonti del Dipartimento di Stato americano hanno annunciato infatti che l'incontro e' stato rinviato a causa delle "consultazioni in corso circa la risposta appropriata all'attacco con armi chimiche in Siria del 21 agosto": si tratta della presunta strage lealista con missili al gas nervino a Ghouta, alla periferia est di Damasco, che avrebbe causato centinaia di morti. La Russia ha espresso "rammarico" per la decisione degli Stati Uniti di rinviare la prevista riunione. Il viceministro degli Esteri russo Ghennady Gatilov, che sarebbe dovuto essere uno dei partecipanti all'incontro, su Twitter ne ha definito "incresciosa" la cancellazione, sottolineando che da parte Usa si e' trattato di una mossa unilaterale. I colloqui, ha aggiunto Gatilov, sarebbero stati "molto utili proprio adesso che sulla Siria incombe un possibile intervento militare". Il regime siriano ha "qualcosa da nascondere". Ieri, al termine di una giornata in cui la possibilita' dell'intervento militare contro il Paese mediorientale e' diventata piu' che mai concreta, il segretario di Stato americano, John Kerry, ha rilasciato una dichiarazione utile a prendere tempo in vista del rapporto degli ispettori delle Nazioni Unite che hanno visitato il sito dell'attacco chimico di sei giorni fa nella regione di Goutha. In Siria, ha sottolineato Kerry, "c'e' stato un attacco chimico su larga scala, indiscriminato" e che "ha scosso la coscienza del mondo. Gli alleati, ha aggiunto il capo della diplomazia Usa, stanno valutando "ulteriori informazioni" su quanto e' accaduto. Teso in volto, il capo della diplomazia americana si e' limitato a rilasciare una dichiarazione e non ha voluto rispondere alla domande dei cronisti. "L'uso delle armi chimiche e' moralmente osceno", ha detto, "non e' scusabile ed e' innegabile. Ho visto i filmati da pugno allo stomaco, non mi va via dalla testa l'immagine di un uomo che abbraccia la propria figlia morta. E' una sofferenza che non possiamo dimenticare". Le armi chimiche "sono state usate in Siria", ha continuato Kerry, e "sappiamo che il regime le ha e ha la capacita' di farlo ed e' determinato a eliminare l'opposizione da quei luoghi che sono stati oggetto dell'attacco. La tardiva decisione del regime di permettere un accesso (agli ispettori, ndr) e' fin troppo tardiva per essere credibile. Il presidente (Obama, ndr) prendera' una decisione informata su come rispondere. Egli crede che chi ha fatto cio' ne sia ritenuto responsabile". Barack Obama, comunque, non ha ancora deciso come rispondere all'uso di armi chimiche, ha reso noto la Casa Bianca aggiungendo pero' che, come detto in precedenza dal segretario di Stato, John Kerry, ormai e' "innegabile" che armi chimiche siano state usate In Siria e che ci sono "pochi dubbi nella nostra mente" che il regime di Assad sia responsabile del suo uso.





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