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FOGGIA. Corso Giannone 131, crollo imminente

La palazzina a rischio crollo (foto) ndr.

di Nico Baratta

FOGGIA, 18 AGO. - A Foggia c’è un problema grande quanto un palazzo; in effetti è una palazzina. Tutti noi sappiamo bene che di problemi a Foggia ve ne sono, ma questo lo è poiché una palazzina a due piani si sta sgretolando sotto i nostri occhi e forse potrebbe farlo sopra le nostre teste. Sono trascorsi molti anni da quanto al civico n° 131 di Corso Giannone sono state chiuse per inagibilità l’accesso ad alcune abitazioni. Dapprima per un’esplosione, un attentato con tanto di un ordigno rudimentale posto sotto la saracinesca del negozio sottostante che causò la morte di un’anziana signora invalida con altre quattro persone rimaste intossicate dai fumi sprigionatisi, poi per trascuratezza. Per l’attentato, avvenuto il 21 agosto dell’anno 2000, fu arrestato e condannato l’artefice.
L’anno scorso ritornò in auge il ricordo di quella palazzina che fu oggetto di attenzione dell’Amministrazione Comunale e Forze dell’Ordine se non altro per le condizioni di degrado in cui versava.
Oggi, quella palazzina che si estende fino al civico 137, ancora sotto sequestro dalle ultime informazioni ricevute, è ancora li, nel degrado più assoluto e con un’imminente pericolo che grava sulle nostre teste. Difatti il tetto sta per crollare e  molti calcinacci cadono verso l’esterno, sul marciapiede che ogni giorno è transitato da centinaia di cittadini.
Le lamentele dei residenti sono quotidiane e non mancano le centinaia di segnalazioni alle Autorità competenti che oltre a ricevere sollecitazioni di bonifica dell’area per la presenza di ratti, blatte e piccioni diventati i nuovi inquilini dello stabile, sono invase da segnalazioni di rumori strani dell’edificio, come se si stesse sgretolando.
Le foto inviate, da un residente responsabile e preoccupato per la salute di tutti, presso la casella postale della mia e-mail immortalano inequivocabilmente il tetto in procinto di crollare e lo stato di abbandono e degrado della palazzina fatiscente e pericolosa, anzi pericolosissima. 


L’invito, se non proprio l’obbligo a intervenire è rivolto al nostro Primo Cittadino, il Sindaco Gianni Mongelli, e a tutte le Autorità competenti affinché intervengano al più presto. So bene che la palazzina è di proprietà privata e intervenire comportano non pochi passaggi amministrativi e legali, ma l’urgenza per evitare il crollo credo sia al di sopra di ogni atto burocratico.
Con ciò son certo che Mongelli interverrà e porrà termine a tal pericolo e scempio pubblico.

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