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Italiana travolta da auto a Los Angeles, killer si dichiara non colpevole

I fiori lasciati sul luogo dello schianto. (foto) ndr.

di Redazione

LOS ANGELES, 7 AGO. (AGI) - Si e' dichiarato non colpevole di omicidio Nathan Campbell, l'uomo che era alla guida dell'auto che, sabato sera, al termine di una folle corsa sul lungomare di Venice Beach, ha travolto 11 persone e ucciso Alice Gruppioni, la giovane bolognese che era a Los Angeles in luna di miele. Oltre all'accusa di omicidio, l'uomo deve rispondere di una serie di capi di imputazione, tra cui anche quello di assalto con 'arma mortale', la sua auto. Il legale della difesa ha spiegato che il suo cliente non voleva far del male a nessuno: "Io non credo che abbia cercato intenzionalmente di colpire qualcuno. E' abbastanza sconvolto e molto addolorato che una persona abbia perso la vita", ha raccontato alle emittenti statunitensi l'avvocato Philip Dube. "Non riesce a credere che sia un omicida. Non voleva ferire o far male a qualcuno". In attesa dei risultati degli esami tossicologici per capire se all'origine della tragedia ci sia stato un abuso di alcool o droga, si scava nella vita dell'uomo, che in California non aveva un domicilio ne' un'occupazione e che nel passato aveva gia' avuto problemi con la giustizia, anche se di minore entita': nell'aprile 2008 era stato arrestato per guida imprudente in stato d'ebbrezza, l'anno successivo aveva trascorso qualche giorno in prigione per un furto in un negozio in Colorado, lo stato dove ha vissuto fino allo scorso anno. Una fonte di Covenant House, un'organizzazione no-profit che aiuta i giovani senzatetto, ha confermato che Campbell utilizzo' le strutture della ong a Hollywood per un anno dal 1995 al 1996. In attesa dell'udienza per il rinvio a giudizio, fissata al 4 settembre, Campbell rimane dietro le sbarre; se condannato, rischia di passare il resto dei suoi giorni in carcere.





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