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L’Associazione Europea amici di San Rocco: al servizio della chiesa e degli ultimi

Fratel Costantino de Bellis. (foto) ndr.

di Redazione

ROMA, 30 AGO. - Nella complessità e nell’incerto momento storico, dominato dallo “spread” e da altri termini entrati a far parte del nuovo lessico degli italiani, tra cui la “spending review”, la fede appare l’àncora di salvataggio per superare le anguste difficoltà esistenziali. L’Associazione Europea Amici di San Rocco da oltre 12 anni nel solco tracciato dai valori cristiani, rappresenta un riferimento ineludibile per vivere nella quotidianità i dettami della Buona Novella. Promossa e animata dal Procuratore Fratel Costantino De Bellis che nel sodalizio, sotto l’egida di Sua Eccellenza Mons. Pietro Farina, Vescovo di Caserta e di Mons. Filippo Tucci, ha diffuso e ravvivato il culto del Pellegrino di Dio in tutte le comunità della penisola, varcando i confini europei. Non serve solo la bussola per attraversare il procelloso “mare magnum” della contemporaneità, ma la sagacia e la forza inesauribile della fede, per ridare un senso alle attività umane, per ridestare le anime assopite da modelli culturali in distonia con la Parola di Dio, per edificare la Civiltà dell’Amore e per volgere lo sguardo verso l’infinito, la mèta che i devoti anèlano ardentemente. Tra le iniziative di solidarietà che spiccano nel nome di San Rocco meritano alcune di essere menzionate con la collaborazione di OPAM, in particolare, la costruzione dei pozzi in Africa, per sovvenire alle necessità degli ultimi, affinché possano attingere acqua potabile, l’edificazione di una scuola per combattere l’analfabetismo, una piaga sociale da guarire e prevenire in contesti deprivati culturalmente, l’acquisto delle carrozzelle per facilitare i disabili nei loro spostamenti. Altro aspetto non trascurato dal sodalizio cercare l’altro nel povero, che ritrova la sua dignità esaltata dalla mensa accogliente nella Chiesa di San Rocco all’Augusteo, nella Città Eterna, ove consuma un pasto caldo ed intorno al tavolo dell’amore, riscopre il valore senza tempo della carità, che sgorga come una sorgente inesauribile e lo riversa nel fratello dimenticato dalla società opulenta. Per magnificare le incomparabili gesta del Pellegrino di Dio, il Procuratore Fratel Costantino De Bellis ha profuso le sue migliori energie per esaltare l’arte e la fede, facendo istituire il Museo iconografico in Capriati a Volturno (CE ), con spazi espositivi in cui sono stati collocati quadri, simboli rocheliani, immagini del Pellegrino dell’Assoluto di diversa dimensione. Il visitatore, attratto dalla presenza spirituale di San Rocco, percorre i sentieri dell’arte, ritrova le effigi del Pellegrino della Carità, venerate nelle diverse comunità e sperimenta la sete di Infinito, materializzate e plasmate da scultori, da pittori e da ceramisti, ispirati da episodi della vita del giovane francese, da un aspetto particolare del volto o dal bubbone delle peste, visibile sulla gamba. Nella costituzione dogmatica del Concilio Vaticano II, “Lumen Gentium”, è scritto:”Nei santi il Signore manifesta vividamente il suo volto”. Sia questo il monito per gli Amici di San Rocco, per scrutare nell’affamato, nel disorientato, nell’emarginato, la presenza del Pellegrino di Dio nella vita della Chiesa.





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