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Lecce, anziana segregata in bagno salvata da Polizia: due indagati

La condizione degli anziani bisognosi. (foto) ndr.

di Redazione

LECCE, 8 AGO. (ADNKRONOS) - Una anziana donna di 83 anni, segregata in casa e precisamente nel bagno, e' stata salvata da agenti delle Volanti della Questura di Lecce dopo che una telefonata anonima al 113 ha riferito di lamenti e richieste di aiuto disperate che provenivano da una finestra a vetri di un appartamento. E' successo ieri pomeriggio in via Enrico Fermi nel capoluogo salentino. Una volta sul posto, i poliziotti sono entrati nel complesso condominiale e hanno raggiunto la finestra, posta al piano terra, che si affaccia in un cortile. Attraverso le fessure della persiana hanno visto l'anziana che si stava lamentando, contorcendosi per terra e con gesti delle mani e delle braccia cercava di attirare l'attenzione, facendo capire chiaramente di aver bisogno di aiuto. Dopo aver ripetutamente suonato il campanello, gli agenti sono riusciti ad entrare. Ad aprire la porta un giovane che, compresa la situazione, si e' diretto rapidamente verso il bagno e si e' affrettato a chiuderlo con due mandate della serratura. I poliziotti si sono fatti aprire la stanza e si sono trovati davanti una scena raccapricciante. L'anziana, era in stato confusionale e in condizioni igienico sanitarie precarie. Il lavello era sporco, privo delle maniglie dei rubinetti, verosimilmente per impedire che fosse aperta l'erogazione dell'acqua; il bidet coperto da una tavola in legno, assicurata con nastro adesivo; il water era sporco, il piatto doccia non utilizzabile. L'anziana sembrava dimorare in quella stanza, dal momento che vi era anche un piccolo materasso senza lenzuola e cuscini, adagiato su delle reti in ferro arrugginito; per terra vi era un piatto in plastica sporco e, sul pavimento, residui di alimenti in stato di putrefazione avanzato. Sul posto sono giunti gli agenti della Scientifica che hanno documentato la delicata situazione. E' stato fatto intervenire personale sanitario che ha accompagnato la donna, sordomuta, all'ospedale di Galatina. Il giovane che aveva aperto la porta, B.C.V., 33 anni, di Lecce ha dichiarato di non sapere nulla in merito all'affidamento della anziana ed ha avvisato sua madre, giunta poco dopo insieme ad un altro figlio disabile. Gli appartamenti della palazzina, costruiti con fondi pubblici, sono stati assegnati a famiglie con persone disabili. Infatti la casa era stata assegnata per questo motivo alla signora, B.R.M, 65 anni, nata in India. Quest'ultima ha riferito che l'anziana e' senza parenti e che da circa quattro anni le era stata affidata da un suo conoscente ed ex compagno, recentemente deceduto.





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