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Torre a Mare (Ba). Posti sotto sequestro un capannone ed oltre cinquecento chili di pescato

Il deposito con i prodotti sequestrati. (foto di Luca Turi) ndr.

di Redazione

TORRE A MARE (BA), 3 AGO. (LUCA TURI) - Nel corso di una verifica ispettiva sulla filiera della pesca finalizzata alla tutela del consumatore, condotta nel tardo pomeriggio di ieri a Torre a Mare da militari specializzati del Nucleo di polizia giudiziaria della Guardia costiera di Bari, con il supporto di medici e tecnici di prevenzione dell’Azienda sanitaria locale di Bari, è stata accertata la presenza all’interno di un capannone del quale, in assenza di qualsivoglia autorizzazione sanitaria, lo stoccato e la lavorazione di prodotto ittico destinato ad essere commercializzato illegalmente. Nei locali, tenuti in pessime condizioni igienico-sanitarie con presenza di ruggine e brina nelle celle frigorifere, è stata rinvenuta una notevole quantità di prodotti ittici congelati (scampi, gamberi, seppie, polpi, calamari, moscardini), una parte dei quali stoccata in vasche contenenti acqua di incerta provenienza ai fini dello scongelamento. Si è, inoltre, accertato che il gestore dell’esercizio commerciale era già stato oggetto di prescrizione dell’autorità giudiziaria allo scopo di munirsi, prima di esercitare l’attività, delle necessarie autorizzazioni di legge che, nei fatti, non risultano essere mai state rilasciate. In relazione allo stato di insalubrità riscontrato ed ai possibili effetti nocivi per la salute, ed allo scopo di impedire la continuazione di un’attività illegale compiuta in spregio di un espresso ordine dell’autorità, i militari operanti hanno proceduto al sequestro penale del capannone, delle attrezzature utilizzate per l’esercizio dell’attività e di oltre cinquecento chili di prodotti ittici, giudicati in cattivo stato di conservazione. Il titolare è stato denunciato a piede libero all’Autorità Giudiziaria, per inosservanza di un ordine dell’autorità giudiziaria (articolo 650 del codice penale) e per commercio di alimenti in cattivo stato di conservazione (articolo 5, lettera b, legge 283/62). E’, quest’ultima, una fattispecie penale che contempla una tutela particolarmente intensa ed “avanzata” del consumatore, mirando a punire non soltanto le ipotesi di effettivo e concreto deterioramento del prodotto, ma anche il semplice pericolo che la sua cattiva conservazione possa alterarne o deteriorane le qualità organolettiche. Nell’ambito della stessa operazione, si è proceduto al sequestro amministrativo di una partita (70 chilogrammi) di cozze nere prive dei requisiti di rintracciabilità, detenute per la vendita dal titolare di una nota pescheria di Torre a Mare. Le attività di controllo continueranno anche nei prossimi giorni, allo scopo di garantire che, anche nel corso di questa stagione estiva, giungano sulle tavole dei consumatori baresi e pugliesi prodotti sicuri e tracciati.





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